Fisco e petrolio. Studio, con le auto elettriche sono a rischio 18 miliardi di accise
A sostenerlo è uno studio congiunto di Aci, Cnr e Enea sul tema della transizione energetica nella mobilità automobilistica
Con la diffusione dell'auto elettrica e con i minori consumi legati al progresso dei motori, si ridurranno le entrate fiscali derivanti dalle accise sui carburanti che nel 2018 hanno generato - per le sole autovetture - entrate pari a 18,47 miliardi. A sostenerlo è uno studio congiunto di Aci, Cnr e Enea sul tema della transizione energetica nella mobilità automobilistica.
Lo studio sottolinea "il rilevante contributo che anche i veicoli ibridi, a metano e GPL potranno offrire al raggiungimento dei target ambientali". Un veicolo a metano, ad esempio, presenta oggi emissioni inferiori a 95 g CO2/km: un valore già in linea con gli obiettivi europei.
Quasi 14 milioni di auto sono ante euro 4 (il 35% del parco circolante) e gli autobus Diesel Euro 3 rappresentano il 60% del parco autobus nazionale. "Una pianificazione eco-razionale della mobilità deve, quindi, prevedere investimenti per l'eliminazione o la sostituzione con usato recente" di questi veicoli e la sostituzione degli autobus con modelli elettrici alimentati da energie rinnovabili, si legge nello studio presentato da Aci, Cnr e Enea alla 75esima Conferenza del traffico e della circolazione.