Energia

Nel 2010 la piattaforma Deepwater Horizon esplose e inquinò una larga parte del Golfo del Messico. Il patteggiamento con i dettagli è stato depositato al tribunale federale di New Orléans

Sono stati finalizzati i termini dell'accordo storico da 20,8 miliardi di dollari siglato lo scorso luglio tra British Petroleum (Bp) e le autorità statunitensi per il peggiore disastro ambientale nella storia degli Usa, quello che colpì il Golfo del Messico nell'aprile 2010, quando ci fu l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, sulla quale morirono 11 persone. Dopo l’incidente, per molti giorni il petrolio sgorgò liberamente inquinando larghe porzioni del mare e della costa.

Il cosiddetto "consent decree", ossia il patteggiamento contenente i dettagli, è stato depositato in un tribunale federale a New Orléans.
Quando l'accordo di principio fu annunciato a luglio dal dipartimento di Giustizia, il gruppo petrolifero britannico aveva parlato di un'intesa per un valore pari a 18,7 miliardi di dollari mentre il dipartimento stesso aveva parlato di un risarcimento da 20 miliardi.
L'annuncio risolve quella discrepanza.

Loretta Lynch, segretario alla Giustizia statunitense, ha definito il patteggiamento "una risposta forte e adeguata al peggiore disastro ambientale della storia degli Usa".
Bp ha detto di "ricevere la punizione che si merita, fornendo allo stesso tempo compensi per i danni provocati all'ambiente e all'economia della regione del Golfo".
Il patteggiamento risolve tutte le cause legali aperte su scala federale e statale.