Guardando a est. Bruxelles avverte Mosca su South Stream
Il terzo pacchetto Energia dell’Ue obbliga la Gazprom ad aprire le condutture a terzi
Bruxelles non derogherà alle sue regole sull'energia per favorire il gasdotto South Stream, progettato per trasportare il metano russo in Europa, i cui lavori cominceranno entro un mese. L'avvertimento a Mosca, alla luce delle crescenti tensioni in Ucraina, arriva dal commissario europeo Günther Öttinger in un'intervista con il Financial Times.
"In questi giorni, con l'Ucraina, abbiamo un atteggiamento più difensivo sui gasdotti russi rispetto a un anno fa - ha detto Öttinger. - Oggi le esenzioni non sono la mia priorità per Gazprom". Le norme antitrust europee sull'energia, il cosiddetto "terzo pacchetto energia", obbligherebbero la Gazprom a concedere l’accesso al servizio di trasporto a terzi anche per almeno la metà della capacità del metanodotto.
"Non è realistico pensare che cambieremo queste norme nei prossimi giorni o nei prossimi anni" ha affermato il commissario al quotidiano inglese. "Senza dubbio c'è una cultura diversa. In Russia il governo e la Gazprom preferiscono dominare l'intera catena dalla produzione upstream alle centrali elettriche downstream". Mosca ha presentato ricorso al Wto contro il terzo pacchetto energia con la motivazione che le norme europee impediscono una stabile fornitura energetica dalla Russia alla Ue, in particolare la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto, come lo stesso South Stream.
Öttinger si è detto "rilassato" in merito all'esito della procedura arbitrale e ha sottolineato di non essere contrario al gasdotto, ma di volere che questo rispetti le regole.