Il parlamento Ue velocizza l’iter per realizzare reti e gasdotti
“Invece di aspettare fino a 12 anni per avere un permesso, la costruzione d'infrastrutture transfrontaliere come i gasdotti o le reti elettriche potrà essere decisa in circa quattro anni”, ha commentato il commissario per l'Energia Gunther Oettinger
Velocizzare la concessione delle autorizzazioni e rendere più trasparenti le procedure per la costruzione di nuove infrastrutture nel settore energetico,
con l'obiettivo di mobilitare i 200 miliardi di euro d'investimenti di cui l'Ue avrà bisogno di qui al 2020. È questo il senso di una risoluzione approvata dal Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo.
“Si tratta di una svolta: invece di aspettare fino a 12 anni per avere un permesso, la costruzione d'infrastrutture transfrontaliere come i gasdotti o le reti elettriche potrà essere decisa in circa quattro anni”, ha commentato il commissario per l'Energia, Gunther Oettinger. Il voto degli eurodeputati permetterà di creare “un vero mercato europeo”, con vantaggi concreti “sia per i consumatori sia per le imprese”.
La modernizzazione e l'ampliamento delle infrastrutture energetiche della Ue sono visti dall'aula di Strasburgo come dei tasselli fondamentali per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e per assicurare la sicurezza nell'approvvigionamento comunitario, ma anche per rilanciare la crescita e l'occupazione.