Piano RePowerEU. L’Unione europea scommetterà sul solare e sugli acquisti comuni
Il piano energetico UE conterrà indicazioni per rendere pienamente operativa la piattaforma per gli acquisiti comuni di gas
L’Unione europea punta forte sullo sviluppo di impianti solari per la produzione di energia elettrica, con l’obiettivo di installare oltre 300 GW di potenza entro il 2025: è quanto prevede, tra gli altri, la Commissione europea che sta mettendo a punto misure specifiche nell'ambito del pacchetto RePower Eu, che sarà presentato in settimana. È confermata la volontà della Commissione di proporre interventi legislativi mirati ad accelerare i tempi per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in primo luogo da pannelli fotovoltaici. In questo caso Bruxelles intende puntare a un forte incremento della potenza installata sui tetti degli edifici fino ad arrivare ad oltre 500 gigawatt nel 2030.
Piattaforma comune di gas
Nel pacchetto, finalizzato ad accelerare la riduzione della dipendenza Ue dalle forniture energetiche dalla Russia, ci saranno anche proposte sull'efficientamento energetico, sulla riduzione dei consumi in casi di emergenza e dettagli operativi sul funzionamento della piattaforma europea per gli acquisiti comuni di gas, idrogeno e GNL. Secondo le informazioni raccolte da fonti vicine al dossier, il pacchetto Repower Eu conterrà indicazioni per rendere pienamente operativa la piattaforma per gli acquisiti comuni di gas, idrogeno e altre fonti energetiche. Si punta, in particolare, sull'aggregazione della domanda attraverso il coordinamento tra società operanti nel settore e sulla discussione di condizioni e modalità degli acquisti, mettendo sul tavolo anche investimenti in loco - per finanziare fonti rinnovabili - al fine di spuntare prezzi migliori. Inoltre, si vorrebbe anche arrivare a una gestione comune degli approvvigionamenti, soprattutto di GNL, al fine di aiutare i singoli Paesi a rispettare l'obiettivo fissato da Bruxelles, ovvero ricostituire l'80% delle scorte entro il primo novembre prossimo. Le proposte sulla piattaforma comune dovrebbero approdare al Consiglio europeo straordinario convocato per la fine del mese.
Interrompibilità UE
Parte integrante del pacchetto saranno anche altri due documenti. Il primo dovrebbe indicare le misure d'emergenza da adottare in caso di emergenza, cioè di interruzione importante delle forniture energetiche. Il secondo dovrebbe invece essere dedicato a una ricognizione dei partner extra-Ue con i quali l'Unione dovrebbe negoziare per accelerare la sua indipendenza dalle forniture russe. Infine, ma non meno importante, il piano - in base all'anticipazione giunta dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans - includerà una parte interamente dedicata all'idrogeno verde con obiettivi di produzione e importazione, entrambi fissati a 10 milioni di tonnellate.
Obiettivi di taglio emissioni in crescita
Per garantire l'indipendenza energetica dalla Russia l’Unione europea dovrà spendere 195 miliardi di euro. Bruxelles è chiamata a ridurre il consumo di energia più di quanto si pensasse in precedenza per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Viene indicata una riduzione del 13% del consumo di energia entro il 2030, rispetto a un taglio del 9% nella precedente proposta di direttiva sull'efficienza energetica.
Previsioni sui prezzi
Secondo la bozza del piano, i prezzi dell'energia rimarranno elevati per il resto del 2022 e fino al 2024-2025, anche se in misura minore. Attualmente, i prezzi del gas dovrebbero attestarsi intorno ai 100 euro/MWh e rimanere a questi livello fino alla fine del prossimo inverno (a circa 75 euro/MWh nell'estate 2023 e al di sopra di 50 euro/MWh fino all'estate 2025); le aspettative sui prezzi dell'elettricità prevedono una conseguente evoluzione. Questa previsione determina l’incertezza del mercato, a causa delle attuali tensioni geopolitiche e della guerra in Ucraina. "I prezzi del gas e dell'elettricità - si legge nel documento - hanno raggiunto livelli record nel 2021 e hanno raggiunto i massimi storici dopo l'invasione dell'Ucraina nelle prime settimane di marzo 2022. I prezzi del gas, storicamente inferiori a 30 euro/MWh, sono stati recentemente intorno ai 100 euro/MWh, con picchi occasionali a oltre 200 euro/MWh.