Rapporto Dnv Gl. Le compagnie petrolifere punteranno su costi ed efficienza
Dalla ricerca “Una nuova realtà: prospettive per il settore oil & gas nel 2016” emergono l’abbandono dei progetti meno sicuri e tagli del personale
Nonostante la maggioranza dei professionisti europei del settore oil & gas (68%) si stia preparando per un lungo periodo di prezzi bassi per il petrolio, ci sono motivi per cui essere ottimisti, in base a un nuovo studio pubblicato dalla società norvegese di consulenza, assicurazione e certificazione Dnv GL, advisor tecnico leader di settore per l’oil & gas.
A dispetto delle preoccupazioni per il calo dell’occupazione, ci si attende un significativo cambiamento nella gestione dei costi, capace di dare la priorità all’efficienza, alla semplificazione e alla promozione dell’innovazione.
Secondo lo studio “Una nuova realtà: prospettive per il settore oil & gas nel 2016”, basato su un’indagine condotta da Dnv Gl a livello internazionale, che ha coinvolto 921 professionisti esperti del settore, la gestione dei costi sarà la priorità per il 2016 secondo il 41% degli intervistati.
L’outlook per il settore oil & gas nel 2016 è uno studio di benchmark realizzato da Dnv Gl, advisor tecnico leader di settore. Giunto alla sua sesta edizione, il programma tiene conto dei 5 report annuali precedenti; il primo risale all’inizio del 2011.
Tra ottobre e novembre 2015 sono stati intervistati 921 professionisti senior e dirigenti del settore oil & gas a livello globale. Più di un terzo (35%) degli intervistati lavora per società di oil & gas, mentre il 60% opera per società di fornitura e di servizi. Il restante 5% è composto da regolatori e associazioni di settore.
Le società coinvolte sono di diverse dimensioni: il 40% ha avuto ricavi annuali fino a 500 milioni di dollari, mentre il 14% ha avuto un fatturato superiore a 1 miliardo di dollari. Gli intervistati sono stati selezionati da società quotate e da società private. Sono rappresentativi di un ventaglio di funzioni all’interno del settore, da amministratori ad ingegneri senior.
Il risultato dello studio - Per ottenere un controllo più rigoroso dei costi si punterà sul miglioramento dell’efficienza produttiva degli asset esistenti (31% in Europa continentale rispetto al 25% delle risposte ottenute a livello mondiale).
Ridurre l’esposizione a progetti rischiosi o costosi è indicato dal 29% nell’Europa continentale (mentre globalmente la percentuale cala al 25%) e il 27% introdurrà processi e design più semplici (vs il 20% a livello globale).
Per contenere i costi, l’Europa continentale si focalizzerà sulla riduzione del personale, ma in minor grado rispetto alla media mondiale (22% vs 31% globalmente); si sta anche riducendo la pressione sulla catena di produzione, dal 31% nel 2015 al 27%.
Liv Hovem, Regional Manager Europa continentale, Nord e Est Africa per Dnv Gl – Oil & Gas, dice: “Anche se il settore oil & gas in Europa dovrà aspettarsi ancora soluzioni di breve periodo di taglio dei costi e calo dell’occupazione, ci sono motivi di ottimismo. Le aziende stanno portando avanti iniziative di reingegnerizzazione dei progetti per creare più efficienza e generare più valore nel lungo periodo”.
Ci sono segnali positivi che il settore stia adottando una visione di lungo periodo per la gestione dei costi: sei intervistati su dieci dichiarano che le loro organizzazioni cercheranno di raggiungere una maggiore standardizzazione degli strumenti e dei processi durante il 2016. La standardizzazione nell’Europa continentale nel 2016 si concentrerà sui processi e sulla loro progettazione, oltre che sulle procedure operative. L’innovazione e la ricerca - Inoltre, più della metà degli intervistati (55%) ha risposto che la propria organizzazione punterà su un approccio di lungo periodo in materia di innovazione e ricerca e sviluppo, rispetto a una media globale pari al 49%.
La ricerca si focalizzerà sulla produzione di Gnl e gas (43% vs 17% a livello globale) e sulle operazioni sottomarine (18% vs 20% a livello globale).
La strategia più comune per mantenere l’innovazione, riducendosi il budget, resta la collaborazione con altri attori del settore (47%).
Quasi uno su tre (28%) prevede un maggior coinvolgimento in progetti congiunti di settore nel prossimo anno.
Elisabeth Tørstad, CEO di Dnv Gl – Oil & Gas, aggiunge: “Innovare non significa solo inventare tecnologie sensazionali: seppure sia molto importante, si tratta anche di semplificare e rendere più efficiente ciò che già esiste e, in ultima analisi, di aiutare il settore a ridurre i costi in modo sicuro”.
Il futuro di Gnl e gas - In Europa continentale si prevede che le tecnologie sottomarine (32%), quelle per il recupero del petrolio e quelle relative agli impianti galleggianti per il trattamento dell’Lng ovvero Gnl (menzionate dal 29%), saranno le più importanti del 2016, in linea con i valori a livello globale. Il 62% degli intervistati in Europa continentale crede che il settore dell’oil & gas si consoliderà nel 2016, rispetto al 72% a livello globale.