Scoperto contrabbando di carburante per 4 milioni di litri dall’Est Europa
Il prodotto petrolifero di contrabbando partiva dalla Slovenia e dalla Polonia all'interno di autobotti scortate che attestavano il trasporto di olio lubrificante
Hanno immesso nel territorio nazionale oltre 4 milioni di litri di carburante evadendo le imposte per oltre un milione di euro. Per questo il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha proceduto all'applicazione di 16 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 2 ai domiciliari) nei confronti degli appartenenti ad un banda accusata, a vario titolo, di associazione per delinquere, contrabbando di prodotti petroliferi, ricettazione e autoriciclaggio. Notificati anche provvedimenti di sospensione della licenza di deposito autorizzato per sedici società coinvolte nel traffico illecito.
A capo dell'organizzazione un 45enne napoletano. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, coordinati dal procuratore Michele Prestipino, il prodotto petrolifero di contrabbando partiva dalla Slovenia e dalla Polonia all'interno di autobotti scortate da false lettere che attestavano il trasporto di olio lubrificante o di altra merce non soggetta ad accisa, così da eludere eventuali controlli su strada.
Giunti in Italia i carichi di gasolio venivano convogliati in luoghi di stoccaggio nella disponibilità del gruppo criminale (a Fiano Romano, via della Magliana e via della Tenuta di Santa Cecilia), per essere travasati in altre autocisterne che, munite di nuovi documenti di accompagnamento creatiad hoc, arrivavano in due depositi commerciali (a Pomezia e Formello), individuati quale base logistica del gruppo. Qui il prodotto restava il tempo necessario per essere dirottato, "in nero", ai distributori compiacenti la vendita al dettaglio.