Carburanti. Nuove frodi e contrabbandi. Il mercato nero vale 2 miliardi
Si stima che il “sommerso” valga oltre il 10% dell’intero settore, pari a oltre 200mila tonnellate di prodotti petroliferi commercializzati in modo fraudolento
L’operazione più recente è avvenuta in Puglia, dove la Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha effettuato 112 controlli su prodotti sottoposti ad accise e 160 verifiche presso i distributori. In ben 34 casi sono state rilevate irregolarità, che hanno portato al sequestro di 8.300 litri di carburante, con una denuncia per vendita senza autorizzazione. Pistole truccate, impianti che erogavano meno carburante di quello visualizzato sul display, frodando gli automobilisti.
Oil discount, autobotti “fantasma”, adulterazioni, fatturazioni irregolari e contrabbando: in Italia l’illegalità non risparmia la filiera dei carburanti. Esiste un mercato parallelo di prodotti energetici consumati in frode per oltre due miliardi di euro. È emerso durante l’approfondimento “Illegalità: dimensione del fenomeno e soluzioni di contrasto” che si è svolto a Oil&nonoil a Verona.
Secondo l’avvocato Bonaventura Sorrentino, "il sommerso vale oltre il 10% dell’intero settore, pari a oltre 200mila tonnellate di prodotti petroliferi commercializzati in modo fraudolento. Un’attività di portata transnazionale, che coinvolge tutta la filiera ed è continuamente cresciuta negli ultimi 10 anni, ad opera non soltanto della grande criminalità organizzata".
Tralasciando i contatori delle pompe di benzina non tarati e le frodi fiscali, gran parte delle irregolarità si concentra su micro-operazioni che incidono sulla qualità (adulterazioni) e quantità (furto) del carburante, soprattutto nelle operazioni di trasporto dal deposito di stoccaggio alla stazione di servizio.