Solo fossili. Secin (Rosneft): il problema ambientale esiste, ma sostenere il green costa troppo
L’ad di Rosneft ha detto che il mondo non è pronto a fare a meno di petrolio e gas, che possono garantire forniture in via continuativa
"Non possiamo negare che il problema ambientale sia sempre più sentito, in un contesto in cui sale la domanda, e che serva ridurre le emissioni, ma il green costa troppo e non può garantire le forniture in via continuativa". Sono le parole con cui il presidente e ceo di Rosneft, Igor Secin (nella foto), nel corso del Forum economico eurasiatico di Verona, è tornato sul tema delle diverse fonti di approvvigionamento energetico.
"Il mondo - spiega - non è pronto per fare a meno di petrolio e gas, non è pronto ad avvolgere il globo con pannelli solari. Le energie verdi possono contribuire solo come fonti di riserva". Le auto elettriche, ad esempio, "presentano problemi di costi e di smaltimento delle batterie, con l’effetto di scoraggiare il mercato. In Danimarca le vendite sono in calo da due anni, in Cina dopo la riduzione delle sovvenzioni del 67% a luglio di quest’anno, le vendite di e-car sono calate del 47%". La prospettiva delle auto elettriche è "una grande incognita, mentre i motori tradizionali sono sempre più efficienti e le società petrolifere producono carburanti più puliti, senza considerare che la totale transizione alle vetture elettriche porterebbe a un aumento dell’energia elettrica del 30%”.