Il sottosegretario Crippa: non servono altri gasdotti in Puglia
Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa, rispondendo a Brindisi a una domanda sull'eventualità che il piano di decarbonizzazione possa prevedere altri gasdotti in Puglia
Un ulteriore incremento della capacità di importazione in Puglia non è necessario, allo stato attuale. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa a Brindisi, rispondendo a una domanda sull'eventualità che il piano di decarbonizzazione possa prevedere altri gasdotti in regione. Quanto alla possibilità che alcune centrali possano essere riconvertite a gas, il sottosegretario ha detto che si tratta di "un tema che riguarderà l'intero Paese. Nel senso che 'capacity market' è un mercato della capacità, un sistema che abbiamo notificato all'Unione europea qualche settimana fa e prevederà la disponibilità energetica per zone, a chiamata. Questo evidentemente sarà una disponibilità che potrà essere basata in alcuni casi anche a gas. Ma è evidente che dipenderà da zona a zona e soprattutto dall'offerta del servizio che verrà offerto e richiesto conseguentemente da Terna".
Il no di Emiliano e il sì di Bernini - "La mia posizione è molto simile a quella del Governo, nel senso che, al di là di alcune discussioni anche legittime del passato, dobbiamo capire di quanti gasdotti ha bisogno il mondo e quanti di questi gasdotti devono passare dalla Puglia, perché così evidentemente non si può andare avanti". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo alle domande dei cronisti sul gasdotto Poseidon durante un incontro con il ministro del Sud Barbara Lezzi.
"Il ministro Lezzi oggi ha escluso che il governo voglia portare avanti la realizzazione del gasdotto sottomarino Poseidon tra Grecia e Italia. Sarebbe in corso un'altra analisi costi-benefici, dall'esito scontato, che apre di fatto un nuovo scontro tra Cinque Stelle e Lega sul fronte energetico. Il metano destinato all'infrastruttura è quello proveniente dal Mediterraneo orientale, in particolare da Cipro e Israele, e qui viene il bello: Salvini, nel corso di una recente visita in Israele si è infatti impegnato a portare avanti il progetto del gasdotto perché per "gli italiani avere maggiori forniture di gas e una bolletta più bassa è una priorità". Lo è in effetti per gli italiani, ma non per i grillini, e si prospettano dunque altre inutili discussioni, altri rinvii e soprattutto un'altra figuraccia internazionale". Lo ha detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.