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Strategie del petrolio. Mosca accusa Opec e Usa per i ribassi del greggio

where Mosca when Lun, 19/10/2015 who michele

Il ministro Novak: c’è un eccesso di produzione petrolifera

aleksandrnovak.jpegIl ministro russo dell'Energia, Aleksandr Novak, attribuisce all'Opec e agli Stati Uniti il surplus petrolifero sui mercati che ha fatto crollare il prezzo del greggio. Secondo Novak, per far di nuovo crescere i prezzi petroliferi non è sufficiente un taglio della produzione russa, che non è responsabile dell’eccesso di offerta sui mercati.
“Noi abbiamo mantenuto quasi invariata la produzione negli ultimi 3-4 anni, mentre gli Usa da soli sono responsabili di 5 milioni di barili al giorno aggiuntivi - protesta Novak - , che è una quantità notevole che il mercato non è stato in grado di smaltire. Due fattori hanno influenzato la sovrapproduzione: l'estrazione di quantitativi molto alti di shale gas e la produzione dei paesi Opec, che l'ultimo anno ha incrementato l'output di un milione di barili al giorno”.
Novak sostiene che la Russia, in quest’ultimo anno di prezzi in caduta, non ha avuto alcun interesse a mettere in difficoltà i produttori di shale gas statunitense (come invece ha fatto l’Arabia Saudita, che ha aumentato la produzione per far abbassare i prezzi e contrastare gli investimenti negli Usa) e Mosca non “fa pressione sui mercati con rifornimenti aggiuntivi”. Inoltre chiarisce che la Russia proseguirà sulla strada della cooperazione con l'Arabia Saudita e l'Opec, anche se non considera efficiente la proposta di ridurre l'output per riequilibrare i rifornimenti eccessivi.
“Pur essendo preoccupati, la Federazione russa non pensa che un aggiustamento produttivo sia una risposta efficiente, perché è una misura di breve termine e in futuro potrebbe diventare un fattore di squilibrio per il mercato”.

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Ministro russo dell'Energia
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