Tempo di bilanci. Total, Statoil, Shell, Repsol, Saipem
La Saipem peggiora i conti ma migliora l’attività. La Total migliora risultati grazie a recupero produzione e prezzi petrolio
L'utile netto adjusted di Total è salito del 14% a 2,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, sopra le attese, grazie al recupero della produzione e dei prezzi del petrolio. L'utile netto invece è sceso del 2% a 2 miliardi di dollari appesantito dalla rivalutazione contabile degli stock di petrolio.
Il gigante del petrolio norvegese Statoil ha messo a segno nel secondo trimestre risultati oltre le attese grazie alla rimonta dei prezzi del petrolio e all'aumento della produzione. Dopo una perdita di 307 milioni di dollari nel secondo trimestre 2016, l'utile netto è salito a 1,4 miliardi nel secondo trimestre 2017, in aumento del 40% sul trimestre precedente.
Il gruppo petrolifero Royal Dutch Shell chiude il secondo trimestre con un utile netto di 1,54 miliardi di dollari, in rialzo del 31,5%, grazie soprattutto al rialzo dei prezzi del greggio rispetto al 2016. I ricavi crescono del 23% a 72,1 miliardi. Il risultato netto adjusted, che non tiene conto delle poste straordinarie e delle variazioni degli stock, triplica a 3,6 miliardi di dollari. Royal Dutch Shell segnala un miglioramento della performance nella raffinazione e distribuzione così come nella produzione e nell'attività esplorativa e in particolare nel comparto del gas.
La compagnia petrolifera spagnola Repsol ha messo a segno nel secondo trimestre un utile netto di 367 milioni, in aumento del 79%. Il risultato è comunque inferiore alle attese degli analisti. La produzione è leggermente scesa, del 2,9% in rapporto allo stesso periodo 2016, a 677 mila barili al giorno.
Saipem ha pubblicato i conti dei primi sei mesi del 2017 e ha annunciato un taglio della guidance su ricavi e utili per l'intero anno. Nel primo semestre Saipem ha generato ricavi pari a 4.590 milioni, in calo rispetto ai 5.275 milioni nel primo semestre del 2016, un ebitda adjusted di 524 milioni che si confronta con i 669 milioni nel primo semestre del 2016) un ebit adjusted di 260 milioni (324 mln), un ebit di 124 milioni (237 mln), un utile netto adjusted di 92 milioni (140 mln) e una perdita netta di 110 milioni rispetto ad un utile netto di 53 milioni del primo semestre del 2016). Saipem ha anche annunciato che la guidance di ricavi passa da circa 10 a circa 9,5 miliardi di euro. Nonostante ciò, le positive performance operative, in particolare dell'E&C Offshore, consentono al gruppo di mantenere invariata la guidance di ebitda, che dovrebbe attestarsi a circa 1 miliardo di euro. L'utile netto adjusted è stimato attorno ai 200 milioni di euro rispetto ai 230 milioni precedenti, a causa di maggiori oneri finanziari. Intanto nel primo semestre dell'anno il gruppo Saipem ha registrato nuovi ordini per 2.088 milioni, in calo rispetto ai 3.328 milioni del primo semestre 2016. Il portafoglio ordini residuo ammonta a 11.717 milioni di euro (14.219 milioni di euro al 31 dicembre 2016).