Trivelle, per la Regione Basilicata non è più rinviabile il rinnovo delle concessioni in Val d'Agri
Per l’assessore regionale lucano Francesco Cupparo, il confronto con Eni e Total è un metodo che darà risultati
"Gli incontri sulla presenza Total ed oggi su quella Eni in Basilicata, con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali (sindaci), sociali (associazioni imprenditoriali e sindacati), rappresentanti di imprese e soprattutto dei massimi dirigenti territoriali delle società petrolifere, hanno segnato un autentico spartiacque sul piano del metodo rispetto al passato che, sono certo, nel merito darà a medio-lungo termine i risultati che le nostre comunità attendono da troppo tempo".
Lo riferisce in una nota l'assessore regionale della Basilicata alle Attività Produttive Francesco Cupparo, al termine di due incontri presieduti in Regione con la partecipazione di Roberto Pasolini (Total) e Walter Rizzi (Eni) insieme al presidente di Confindustria Francesco Somma, ai rappresentanti di Confapi Potenza e Matera ed ai segretari di Cgil (Summa), Cisl (Gambardella), Uil (Tortorelli).
Secondo la nota, Cupparo ha anche riferito che il presidente della Regione Vito Bardi ha scritto al premier Conte e ai ministri Patuanelli e Boccia sottolineando che “il rinnovo delle concessioni petrolifere dell’Eni in Val d’Agri non è più rinviabile non solo per la nostra regione ma per il fabbisogno energetico dell’intero Paese e per le pesanti ricadute sull’economia, l’occupazione, l’imprenditoria della Basilicata".