Trump salva l’Italia dalle sanzioni sul petrolio iraniano. In cambio caccia da acquistare e satelliti nel Mediterraneo
Il presidente Usa ha deciso di esentare per sei mesi il nostro Paese dalla multa; in cambio, dobbiamo acquistare gli F-35 e accettare il sistema satellitare MUOS in Sicilia
F5 e sistema satellitare nel Mediterraneo in cambio dell’esenzione dalle sanzioni per l’import del petrolio dall’Iran. Ci sarebbe questo “scambio” dietro la decisione del presidente Usa, Donald Trump di esentare, per sei mesi, otto paesi - tra cui l’Italia - dalle sanzioni legate all’Iran. Almeno fino a primavera, quindi, potremo continuare a importare il petrolio iraniano senza incorrere nelle sanzioni statunitensi. Oltre a Roma ci sono anche Cina, India, Grecia, Giappone, Corea del Sud, Turchia e Taiwan. In ogni caso, sia all’Italia che agli altri sette Paesi, gli Usa chiederanno di non comprare più petrolio da Teheran, in modo progressivo.
A questi otto paesi l’Iran - leggiamo su AGI Energia - vende circa l’80% del proprio greggio con Roma, che negli ultimi 2 anni è stato il primo acquirente in Europa. A livello generale per l’Italia, l’Iran rappresenta il terzo fornitore di petrolio, con una quota del 12,5% sull'import complessivo, dietro all'Iraq e all'Azerbaijan, primo fornitore.
Il presidente Trump, che pare aver creato con il Governo italiano e in particolare con il premier Conte un buon rapporto, avrebbe già chiesto all’Italia, per evitare ritorsioni l’acquisto dei caccia F-35 e di non mettere in discussione il Muos, il sistema satellitare installato in Sicilia, “fondamentale per le comunicazioni statunitensi nel Mediterraneo che parte del M5S vorrebbe smantellare”.
Dunque, dopo il via libera al Tap, il gasdotto fondamentale per l’emancipazione italiana ed europea dal gas russo, ecco un nuovo tema geopolitico molto caro al presidente americano, che creerà nuove fibrillazioni in casa Movimento 5 Stelle