torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

A tutto nimby. Nel paese del cremasco dove sorge lo stoccaggio di gas è contestato anche il biometano

where Crema when Lun, 24/07/2023 who luca

La minoranza in consiglio di Sergnano sostiene che produrrebbe un forte impatto a un contesto già fortemente stressato dal punto di vista ambientale

A Sergnanobiometano.jpeg, il comune cremasco dove hanno da poco potenziato la centrale di stoccaggio gas Stogit, hanno deciso di realizzare un nuovo impianto di biometano proprio a pochi metri dal già esistente impianto di gas. E l’opposizione cittadina non ci sta e alza la voce e con atto formale e circostanziato.
 
Che cosa dicono
A preoccupare il consigliere di minoranza – leggiamo su Crema-News - è il forte impatto cumulativo, che un impianto di recupero per oltre 54mila tonnellate all’anno di sottoprodotti per la produzione di biometano e ammendante, con capacità produttiva che a parere del consigliere di opposizione Paolo Franceschini ammonta a 499 metri cubi l’ora, può apportare a un contesto già fortemente stressato dal punto di vista ambientale. Da non sottovalutare – dice - anche il sicuro aumento di mezzi pesanti circolanti su arterie stradali inadatte e che negli scorsi mesi ha preoccupato anche i sindaci dei comuni circostanti.
 
La diffida
Nel mirino della minoranza è finita in particolare la procedura abilitativa semplificata richiesta dai proponenti di Energia verde bio Sergnano. Nel suo atto di significazione e diffida nei confronti del sindaco Angelo Scarpelli, il primo cittadino viene esortato, nel suo ruolo di autorità sanitaria locale, a indirizzare ogni scelta da parte dell’amministrazione nei binari della fermezza per garantire cautela in fase dei procedimenti autorizzativi di nuove attività produttive, con particolare attenzione all'inquinamento causato dalle emissioni prodotte e ai rischi per la salute della popolazione. Una diffida che nei fatti si traduce in un no secco e perentorio nei confronti di un impianto che, come sostenuto nell’atto depositato, causerà anche “un notevole aumento di consumo di suolo a causa della cementificazione e impermeabilizzazione di quasi 23mila mq di terreno vergine in violazione della Legge Regionale n.31/2014 sul contenimento del consumo di suolo”.
 

 
 
 
 

immagini
leggi anche: