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Anche i satelliti inquinano? “Ni”, e non c’è nessun allarme alluminio

where Boulder (Colorado) when Gio, 12/09/2024 who roberto

I satelliti contribuiscono all’inquinamento da detriti spaziali e il settore andrà governato in vista del boom delle orbite private che forniscono accesso a internet. Ma sulla Terra cade molto più alluminio attraverso i meteoriti. Ecco i dati

I satelliti contribuiscono galileosatellitemodel.jpgall’inquinamento da detriti spaziali. Con migliaia di apparecchi attualmente in orbita, e molti altri previsti nei prossimi anni, il rischio di collisioni aumenta, portando a una crescita dei detriti che possono danneggiare infrastrutture per la comunicazione e la scienza. L’allarme ambientale è stato lanciato di recente da un articolo pubblicato su Science. Infatti, le aziende private che puntano a mettere in orbita nuovi satelliti sono numerose: Space X, per esempio, produce i satelliti Starlink, che forniscono accesso a internet a un vasto numero di clienti nel globo. L’azienda ne ha messi in orbita più di seimila – quasi i due terzi di tutti i satelliti attivi – e ha chiesto l’autorizzazione per lanciarne altri trentamila. Anche Amazon si sta muovendo per produrre un vasto numero di satelliti, lavorando a renderne attivi 3200, come spiega un approfondimento su Il Bo Live (Università di Padova).
 
Tra deorbiti e scie luminose
Il presunto allarme ambientale punta forte sui livelli di alluminio in atmosfera. Una ricerca della University of Southern California, per esempio, ha tentato di individuare i livelli comuni di alluminio di un oggetto che brucia al rientro. Gli studiosi hanno considerato i duemila deorbiti satellitari del 2022, e hanno stimato che le particelle rilasciate in quel periodo equivalevano a circa 17 tonnellate, per un aumento del 30% della quantità prodotta da meteore e fonti naturali: in pratica, un livello ancora modesto, pari a un terzo, cioè, dell’alluminio (uno degli elementi più abbondanti sulla crosta terrestre) che cade sulla Terra ogni anno con le meteoriti. Insomma, con l’espansione di queste costellazioni satellitari è giusto porsi interrogativi sulla sostenibilità del nostro uso dello spazio, ma senza allarmismi eccessivi.
Infine, uno degli effetti più evidenti del boom satellitare è la luce riflessa da questi apparecchi, che può interferire con le osservazioni astronomiche. Ricercatori del NoirLab hanno documentato come queste flotte di satelliti, progettate per fornire internet globale, stiano alterando la qualità delle immagini astronomiche, poiché le scie luminose lasciano tracce nei dati raccolti dai telescopi. Questo fenomeno minaccia la ricerca scientifica, con possibili perdite di dati fino al 30% durante le osservazioni ottiche ​(dati: SpringerLink).

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