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Carne coltivata. Il Senato approva disegno di legge che ne vieta produzione e vendita

where Milano when Gio, 20/07/2023 who roberto

Gli animalisti: è un provvedimento negativo per la sostenibilità ambientale. “Un favore al settore zootecnico”

Il Senato ha approvato il ddl che carne-sintetica.jpgvieta la produzione e la vendita di carne coltivata presentato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. I voti favorevoli sono stati 93 (tutta la maggioranza e Italia Viva), i contrari 28 (Verdi e Sinistra Italia, Movimento 5 Stelle e alcuni membri del Gruppo Misto) e gli astenuti 33 (Partito Democratico e Azione). Ora la legge sarà esaminata e votata dalla Camera per la sua promulgazione.

Un favore alla zootecnia
Insoddisfatti gli animalisti, fra i quali l’associazione Essere Animali la quale esprime profonda preoccupazione per una decisione che, a suo parere, rappresenta un freno alla possibilità di sviluppare e commercializzare un prodotto che non proviene dagli allevamenti intensivi, non richiede l’uso di antibiotici e altri farmaci, né produce tonnellate di deiezioni estremamente inquinanti. Tutte problematiche che invece sono legate al settore zootecnico, affermano le organizzazioni animaliste, che con questo ddl viene apertamente favorito a scapito di altre produzioni come quello delle proteine a base vegetale (con l’introduzione del divieto per l’uso di termini come “burger” e similari) e a base di carne coltivata. 

Principio di precauzione
L’art. 2 dello schema di disegno di legge fa riferimento al principio di precauzione previsto dal Reg. 178/2002, che al fine di garantire la salute umana consente di adottare “misure provvisorie di gestione del rischio” – quali lo stop alla commercializzazione – in caso di effettiva incertezza sul piano scientifico circa la possibilità di effetti dannosi derivanti dall'utilizzo di alcuni prodotti.
Tuttavia, la letteratura scientifica attuale, il recente report di Fao e Oms e i processi di validazione avvenuti già in altri Paesi non lasciano dubbi sul fatto che la carne coltivata sia sicura per i consumatori, essendo basata sul meccanismo della replicazione cellulare, ben noto e applicato da tempo. Oltretutto, l’immissione sul mercato europeo potrà avvenire solamente in seguito all’autorizzazione delle autorità, in primis l’EFSA, che richiede una attenta valutazione di ogni potenziale rischio. Questa decisione – dicono gli animalisti - è l'ennesima dimostrazione del rapporto privilegiato tra la maggioranza al governo e il comparto zootecnico, che per favorire i grandi allevatori ignora l'impatto della zootecnia sul territorio italiano e va a danneggiare i comparti economici che potrebbero fare concorrenza all'allevamento intensivo.

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carne-coltivata