Città sostenibili/2 - Venezia si candida a sede dell’iniziativa New European Bauhaus
“Sostenibilità, inclusività e bellezza” il tema dell’iniziativa europea lanciato direttamente dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen
Progettare nuovi modi di vivere nelle città e nei territori del futuro, ragionando sulla possibilità di coniugare sostenibilità, inclusività e bellezza. È il progetto New European Bauhaus, lanciato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che porta il Green Deal nei nostri luoghi di vita con l’obiettivo di migliorare gli ambienti in cui viviamo, attraverso soluzioni innovative basate sui principi chiave: sostenibilità, estetica e inclusione.
Oggi, su iniziativa di Ca’ Foscari e Iuav, Venezia si candida a essere una delle città europee protagoniste dei cinque progetti pilota che la Commissione Europea selezionerà e finanzierà. Le date del bando non sono ancora note, ma ci si aspetta un’apertura immediata della call for proposals, momento a partire dal quale i due atenei veneziani e i loro partner lavoreranno per raggiungere l’ambizioso traguardo. La proposta veneziana nasce dallo sforzo congiunto di Ca’ Foscari e Iuav, che hanno avviato un tavolo di lavoro con Comune di Venezia e Regione Veneto, Accademia di Belle Arti e Conservatorio Benedetto Marcello, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, La Biennale di Venezia, Fondazione di Venezia e con Autorità Portuale, Confindustria e i Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.
La proposta è stata da subito accolta positivamente da tutti gli invitati e ora punta ad allargare le frontiere nazionali per coinvolgere istituzioni e realtà europee, così da formare una rete internazionale di progettazione e dibattito per affrontare insieme le sfide delle città del futuro.
Venezia è oggi misura delle problematiche della società e dei territori della nostra contemporaneità e potrà fungere da modello delle soluzioni per la costruzione di un futuro globale capace di coniugare sostenibilità, inclusività e bellezza. Il fragile equilibrio della città lagunare, in cui solo faticosi interventi di progettazione strategica, cura continua e accortezza amministrativa possono garantire la sopravvivenza dell’abitato e del suo ambiente, è oggi esteso all’intero pianeta che vive i primi effetti di una crisi climatica e ambientale che modificherà radicalmente stili di vita e modelli di società. A tutto ciò si aggiunge il grande tema dell’inclusività e della sostenibilità sociale ed economica.
Fra gli ambiti di ricerca che le due università stanno sviluppando e che possono confluire nel nuovo Bauhaus ci sono quello della sostenibilità (ambientale, alimentare, sanitaria, dell’edilizia, dei trasporti e della mobilità), della finanza verde, della coesione sociale, della lotta alle disuguaglianze e alla marginalizzazione, le politiche di integrazione e di innovazione sociale, il patrimonio culturale e il turismo sostenibile e la tecnologia. In questo modo le università, insieme con le realtà cittadine, lavoreranno per creare una proposta unica per la Venezia del futuro e un approccio replicabile in altre realtà.
Commenta Alberto Ferlenga, rettore dell’Università Iuav di Venezia, “Venezia oggi riscopre la sua funzione storica di microcosmo, luogo fisico in cui convergono ‘qui ed ora’ problemi e soluzioni di scala globale e tempo lungo, la laguna come terreno di prova per esperimenti radicali esportabili all’intero pianeta. Il New European Bauhaus declinato a Venezia costituisce una straordinaria possibilità di affermare su scala globale un nuovo umanesimo capace di restituire alla società un ruolo centrale nella produzione continua dell’ambiente e restituire significato alla geografia come supporto della storia. Il progetto si propone di costruire una strada per la necessaria transizione ecologica rendendo operativo lo slogan Form Follows Planet. Venezia è da sempre il modello operativo in cui temi come inclusione sociale e impatto ambientale sono coniugati in sistemi progettuali che alla piccola scala prefigurano e anticipano modifiche globali: Venice Foresees Planet, Venezia anticipa il pianeta”.
Per Tiziana Lippiello, rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia: “Il New European Bauhaus è un'occasione irripetibile per ripensare le forme di convivenza dopo la pandemia, riconfigurando i nostri spazi e i nostri stili di vita in chiave sostenibile e inclusiva. Venezia non poteva non rispondere a questa iniziativa attraverso le sue università: i grandi temi sui quali la Commissione Europea invita le menti creative di tutta Europa a cimentarsi con progetti mirati a migliorare la vita di tutti i cittadini sono da molti anni al centro dell'agenda di Ca' Foscari e Iuav, con iniziative già avviate e altre che stanno per esserlo. La risposta entusiastica delle altre istituzioni cittadine, amministrazione ed enti culturali, è il segnale che Venezia è pronta ad affrontare le sfide del futuro in un modo nuovo, condiviso e partecipato, adottando una visione di lungo periodo, nel segno di un'apertura internazionale. Il New European Bauhaus rappresenta per la nostra città l'opportunità di fare rete, varcando le frontiere locali e nazionali e stringendo relazioni forti e durature con gli altri Paesi europei in vista di un comune obiettivo di speranza”.
In vista della candidatura, Ca’ Foscari e Iuav hanno avviato la fase di design dell’iniziativa e lanceranno prossimamente un sito internet nel quale raccogliere e coordinare le iniziative attualmente in fase di sviluppo nei due atenei e in città per definire i caratteri del New European Bauhaus. Il sito sarà aperto alla cittadinanza veneziana e a quanti intendono proporre la loro personale visione sull’iniziativa.