FIAB invia una lettera e un Vademecum ai politici per sostenere la mobilità ciclistica
Per combattere la crisi climatica, dice l’associazione, è ora più che mai indispensabile e urgente ridurre la spesa energetica
FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta - ha inviato una lettera aperta ai leader politici e ai candidati alle prossime elezioni del 25 settembre per chiedere che la “transizione intelligente della mobilità” sia inserita nei programmi politici dando, così, a ogni cittadino la possibilità di scegliere la bicicletta per ogni suo spostamento in sicurezza. In un generale quadro di emergenza in cui, oltre ai provvedimenti per combattere la crisi climatica, è ora più che mai indispensabile e urgente ridurre la spesa energetica, la bicicletta rappresenta una risposta immediata, una soluzione bipartisan in cui vince il sistema Paese. Alla lettera è allegato un “DECALOGO" di richieste, o per meglio dire di proposte necessarie allo sviluppo della mobilità ciclistica: un vademecum che FIAB mette a disposizione dei politici più virtuosi, desiderosi di dare il giusto peso alle potenzialità sociali di questo mezzo di trasporto.
I punti del decalogo
Tra i punti suggeriti da FIAB anche le richieste per finanziamenti costanti per il Piano Generale della Mobilità Ciclistica (già approvato in Conferenza Stato-Regioni); integrare le politiche sanitarie, sociali e della scuola con quelle della mobilità attiva; sviluppare il turismo in bicicletta integrandolo con altre forme di turismo; potenziare il trasporto pubblico assicurando intermodalità treno/bici; eliminare l'IVA sulle biciclette; prevedere agevolazioni per l’acquisto di cargo-bike e bonus per l’acquisto di bici elettriche (per chi rottama mezzi inquinanti); incrementare i provvedimenti per una maggiore sicurezza degli utenti vulnerabili (ciclisti e pedoni) a partire dall’abbassamento del limite di velocità a 30 km/h nelle aree urbane; istituire una cabina di regia interministeriale che coordini tutte le azioni.