Italia Nostra: «Col Salva Milano si rischia la sanatoria edilizia»
«Il Senato riformuli il testo», è l’auspicio dell’associazione ambientalista che teme un colpo di spugna. Nel mirino dei magistrati il nuovo “skyline” milanese, con accuse di lottizzazione e abuso edilizio
Italia Nostra esprime preoccupazione per la recente approvazione alla Camera dei deputati della proposta di legge “Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia”, detta “Salva Milano”. Secondo l’associazione ambientalista, la proposta è «intesa a salvaguardare i funzionari comunali, i progettisti e gli sviluppatori dei progetti oggetto di indagine della procura milanese per violazione delle norme urbanistiche».
Spiega il presidente nazionale di Italia Nostra, Edoardo Croci: «Dal punto di vista dei principi del diritto, suscita notevoli perplessità che una norma di legge intenda fornire l’interpretazione autentica di altre norme. Interpretare ex post un testo di legge rischia di creare situazioni di vantaggio improprio, se non addirittura di sanare violazioni. Un’operazione di questo tipo risulta ancora più delicata in materia urbanistica, dove la semplificazione deve conciliarsi con la trasparenza pubblica e un’attenta valutazione dell’impatto di progetti che si caratterizzano per altezze elevate e difformità volumetriche rispetto allo stato preesistente. Ci auguriamo che il prossimo passaggio al Senato consenta di riformulare il testo».
Com’è noto, i magistrati di Milano stanno indagando sulle pratiche edilizie degli interventi sparsi per la città. La Corte dei Conti, peraltro, ha già notificato un danno erariale di oltre 300mila euro in seguito agli esiti della sola indagine condotta dalla Guardia di Finanza sulle Park Towers di via Crescenzago. La magistratura contabile si sta muovendo in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm milanesi per lottizzazione abusiva, abuso edilizio e abuso d’ufficio a carico di sei persone, tra cui un dirigente, un responsabile e un tecnico dello Sportello unico dell’edilizia di Palazzo Marino. Ma ci sono anche altri filoni d’inchiesta aperti.