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Moda & green, il fashion renting conquista un giovane su due

where Milano when Gio, 07/10/2021 who roberto

La Gen Z è la più orientata al noleggio di capi, trend che permette di ridurre gli sprechi: il fashion renting sperimentato nel 55% dei casi

Da uno studio condotto dai ricercatoridressyoucan.jpeg della Washington State University e pubblicato sulla rivista Sustainability emerge che la Gen Z non solo è più orientata al consumo sostenibile, ma ha anche una maggiore attitudine a utilizzare servizi di noleggio di abbigliamento che permettono di allungare la vita di un capo, evitando gli sprechi tipici del fast fashion. Dallo studio è emerso infatti che il 55% del campione appartenente alla Generazione Z ha già sperimentato il noleggio nel settore moda, con le donne maggiormente coinvolte dalla tendenza.

Dressyoucan
La conferma arriva da Caterina Maestro, fondatrice e CEO della startup milanese DressYouCan: “Il 25% del nostro fatturato arriva proprio dalla Generazione Z, segno dell’interesse di questa fascia d’età nei confronti del noleggio. I giovani hanno sposato la nostra filosofia e compreso come il fashion renting possa rivelarsi un’ancora di salvezza e contribuire a un futuro più verde, fatto di capi in grado di durare nel tempo e di guardaroba infiniti e condivisi. Il nostro servizio permette a chiunque di indossare capi d’alta moda per un’occasione speciale con prezzi accessibili, il tutto con un sistema di noleggio online e offline molto semplice e che sta riscuotendo grande successo. Il noleggio di abiti è l’esatto opposto del fast fashion e rappresenta un vero e proprio asso nella manica per stupire con la propria eleganza nonché una perfetta soluzione per chi sogna un vasto guardaroba che non alimenti sprechi e inquinamento”.
 
La sensazione di fare la differenza
La leva principale di questo cambiamento culturale, che interessa soprattutto i nati tra il 1995 e il 2010? La sensazione di fare la differenza. Una svolta più che necessaria se si pensa che, secondo l’Environmental Protection Agency, nel 2018 negli Stati Uniti oltre 17 milioni di tonnellate di tessuti sono finiti nelle discariche. Un aumento drastico, se paragonato ai circa 13 milioni di tonnellate nel 2009 e ai 9,4 milioni di tonnellate nel 2000. Inoltre, secondo Clean Clothes Campaign, nei paesi occidentali in media ogni persona produce 70 kg di rifiuti tessili all’anno, che rappresentano il 5% degli scarti prodotti a livello globale. I dati che dimostrano i benefici del fashion renting arrivano anche da oltreoceano: negli Stati Uniti, Paese pioniere del trend, dal 2010 ad oggi il celebre servizio di noleggio Rent the Runway ha consentito di evitare la produzione di circa 1,3 milioni di nuovi capi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Women's Wear Daily, ha evidenziato come noleggiare un abito anziché acquistarlo permetta di consumare il 24% in meno di acqua, abbattere il consumo energetico del 6% e far scendere le emissioni di CO2 del 3%. In generale, il risparmio ambientale nei prossimi anni sarà di 207,3 milioni di litri di acqua, 33 milioni di kWh di energia e 6 milioni di kg di emissioni di CO2.

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