Moda sostenibile, Stella McCartney contro lo spreco nell’abbigliamento
Il dossier stima la perdita di circa 500 miliardi di dollari all'anno a causa di abiti "usa e getta”
I capi d’abbigliamento devono durare di più e devono essere più facilmente riciclabili. È l'appello che la stilista e attivista Stella McCartney (nella foto) lancia per una moda sostenibile aderendo alla campagna della fondazione della skipper britannica dei record, Ellen MacArthur, che oggi pubblica un dossier sugli sprechi dell'industria dell'abbigliamento.
Ogni secondo, si legge nel rapporto, finisce nella spazzatura l'equivalente di un intero camion di tessuti. Si tratta di uno spreco di materie prime e anche di risorse economiche. Il dossier stima la perdita di circa 500 miliardi di dollari all'anno a causa di abiti "usa e getta", che vengono cioè a stento indossati e che finiscono subito in spazzatura e raramente vengono riciclati. Se non ci saranno cambiamenti, sottolinea la fondazione, entro il 2050 l'industria della moda sarà responsabile dell'utilizzo di circa un quarto dell'intero budget mondiale di carbonio. Oltre che essere fonte di sprechi, inoltre, questo settore è inquinante: gli abiti rilasciano ogni anno mezzo milione di tonnellate di microfibre negli oceani. Una quantità pari a oltre 50 miliardi di bottiglie di plastica.