Next Generation EU: le proposte di AIEL per attivare investimenti per le aree montane
Proposte per 820 milioni di euro nel settore forestale delle aree interne montane dell’Appennino e delle Alpi, da inserire nell’ambito del Recovery Fund
Aiel, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, avanza al Parlamento e al Governo un quadro di proposte organiche di investimento strategico nel settore delle aree interne e montane delle Alpi e dell’Appennino da inserire nel Piano italiano per l’utilizzo delle risorse del Recovery Plan “Next Generation EU”, finalizzate alla promozione economica sostenibile di questi territori fragili e contestualmente a garantirne l’occupazione e il presidio sociale. Alla base delle proposte resta fondamentale la gestione forestale sostenibile e la valorizzazione del legno in tutte le sue forme, secondo il principio dell’utilizzo a cascata. In questa logica le utilizzazioni forestali possono attivare l’economia locale secondo i criteri dell’economia circolare.
Il progetto per il rilancio economico dell’Europa nell’epoca del Covid si basa sugli stessi principi espressi nel Green Deal Europeo, volto a decarbonizzare le nostre economie, sostenere la transizione verde, innalzare il potenziale di crescita economica e dell’occupazione e migliorare la resilienza e la capacità di ripresa del vecchio continente e del nostro Paese. La filiera agroforestale può essere una dei protagonisti della prossima riconversione “green” dell’economia. È proprio in quest’ottica che AIEL ha lanciato una serie di proposte incentrate su uno dei principali “beni comuni” di cui disponiamo: sostenere il consolidamento e la nascita di nuove imprese forestali nelle zone montane, supportando la realizzazione di 50 piattaforme logistico-commerciali; attivare investimenti da parte di industrie di prima lavorazione del legno con progetti di filiera territoriale, per la realizzazione di 10 impianti di produzione di pellet; creare moderni impianti tecnologici a biomasse per la produzione di calore, micro e minicogenerazione ad alto rendimento per le aree interne montane, ed in particolare nell’arco dei prossimi 5 anni. Più in specifico, si trattarebbe di 500 moderni impianti di riscaldamento a biomasse al servizio di alberghi, agriturismi e strutture ricettive, 250 reti di teleriscaldamento al servizio dei comuni montani, 150 impianti per la produzione di calore di processo al servizio del settore agroindustriale e industriale nei territori delle aree interne montane. L’investimento complessivo è di 820 milioni di euro.
L’uso sostenibile della risorsa “legno locale” potrà ridurre in queste aree il tasso di dipendenza dalle fonti fossili, stimolare l’iniziativa economica e l’occupazione. Per riuscirci, AIEL punta a supportare l’intera filiera, promuovendo lo sviluppo di imprese forestali moderne, migliorando i tassi di prelievo boschivi secondo il principio dell’utilizzo “a cascata” del materiale forestale, cioè assicurando priorità nella gerarchia d’uso dei prodotti legnosi, privilegiando il materiale per la falegnameria, l’uso edilizio e industriale e a seguire la valorizzazione energetica.
“Il nostro auspicio – ha aggiunto Marino Berton, coordinatore della associazione, presentando il documento – è che il piano di rilancio elaborato dal nostro Paese per l’utilizzo dei fondi di Next Generation EU colga le nostre proposte, perché è necessario ed urgente dare corso a nuove politiche che pongano particolare attenzione al patrimonio forestale nazionale e alla sua gestione attiva, sostenibile e responsabile, al fine di promuovere la crescita economica e sociale delle aree interne, rurali e montane, attuando al contempo una transizione verso la decarbonizzazione delle fonti energetiche”.