Ricerca, la cosmesi green è sempre più globale
Le prospettive del mercato secondo Ecovia Intelligence. L’importanza del continente asiatico nel mercato internazionale dei cosmetici naturali dovrebbe continuare ad aumentare
La cosmesi green è sempre più globale: lo dice una società di ricerca nel settore dei prodotti etici, Ecovia Intelligence, che ha presentato le sue previsioni per il 2019 per quanto riguarda il mercato della cosmesi eco-sostenibile. "Inizialmente derivante dall'Europa e dal Nord America, la domanda di cosmetici naturali e biologici - si legge nel report - sta diventando sempre più globale e la quota del continente asiatico nel mercato internazionale dei cosmetici naturali dovrebbe continuare ad aumentare".
Secondo le cifre rilevate dalla società specializzata in ricerche di mercato, nel 2017 il settore ha raggiunto un fatturato globale pari a 10,2 miliardi di dollari (+6% rispetto all’anno precedente). L’America del Nord è il maggior mercato di cosmesi naturale e biologica, seguito dall’Europa. In testa nel Vecchio Continente la Germania, al secondo e al terzo posto Francia e Italia.
Tra le tendenze previste per quest'anno anche nuovi lanci di linee naturali ed etiche da parte delle multinazionali e più investimenti e acquisizioni, che coinvolgeranno aziende cosmetiche eco-bio. Le preoccupazioni dei consumatori per quanto riguarda l'inquinamento stanno poi indirizzando l’attenzione delle aziende verso l'impatto degli imballaggi. "Un numero crescente di aziende sta studiando, infatti, materiali sostenibili e/o un approccio di eco-design", scrive Ecovia Intelligence.
"Le aziende di prodotti cosmetici e di ingredienti continueranno a investire nell’approvvigionamento sostenibile di materie prime ed è probabile che vengano introdotti più schemi (di certificazione, ndr) di sostenibilità per i singoli ingredienti, nonché per le pratiche di approvvigionamento. In questi anni abbiamo visto molti nuovi standard riguardanti ingredienti di base (ad esempio gli oli), minerali e tipologie di ingredienti (alghe sostenibili)", spiega la società, che stima anche un aumento delle etichette etiche sui prodotti cosmetici (attraverso schemi di certificazione che garantiscono il rispetto di standard, ad esempio, vegan, no-ogm, cruelty free, eco-bio, ecc...).
Mentre i rivenditori tradizionali stanno creando sezioni dedicate alla bellezza “pulita”, si prevede che in Nord America e Europa aprano nuovi canali di vendita per i cosmetici green. Allo stesso tempo, anche i marchi di nicchia continueranno a guadagnare popolarità.