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Il riciclo dei rifiuti tessili? A Milano s’impara con lo “swap party”

where Milano when Gio, 19/12/2024 who roberto

La Città metropolitana ha organizzato un convegno per chiarire le regole di gestione e le opportunità di riuso dell’abbigliamento usato. Alla fine, scambio di abiti con Swap in the City

Un’occasione per rinnovareswap-party.jpg il guardaroba, barattando capi di abbigliamento e accessori con altre persone, in un’ottica anti spreco e secondo i principi dell’economia circolare. La Città metropolitana di Milano ha promosso la scorsa settimana il convegno “Economia circolare dei tessili: responsabilizzazione, riutilizzo e riciclo tra adempimenti e opportunità. Una presa di coscienza comune per costruire le azioni future”, seguito dall’evento Swap party “Metti in circolo la moda!”, in collaborazione con Swap in the City Milano. L’obiettivo era formare le amministrazioni pubbliche sulle novità normative legate alla gestione dei rifiuti tessili e sensibilizzare la popolazione su un tema forse poco conosciuto, ma fondamentale dal punto di vista sociale e ambientale.

 
La legge del 2022
In Europa e in Italia, infatti, sta diventando più forte la consapevolezza della necessità di un’economia circolare dei rifiuti tessili, in un’ottica di sostenibilità e di tutela dei diritti umani. Dal 1° gennaio 2022, il nostro Paese – in anticipo di tre anni sulla scadenza fissata dalla direttiva Ue 851/2018 – ha introdotto una normativa per il riciclo dei tessili, ma ora è fondamentale accelerare lo sviluppo della filiera del loro riuso. Sono previsti appositi cassonetti per la raccolta, gestiti da associazioni e realtà autorizzate, o spazi ad hoc nelle piattaforme comunali, ma purtroppo, denunciano gli esperti, sono molto diffusi cassonetti e raccolte abusive che vanno a favorire business illegali di smistamento dei tessili, i quali, nella maggior parte dei casi, finiscono in Paesi in via di sviluppo, in grandi discariche abusive. Un fenomeno intensificato dalla diffusione del cosiddetto fast fashion, abbigliamento di bassa qualità, difficile da riutilizzare e riciclare, prodotto, spesso, senza rispettare i diritti e la dignità di lavoratori e lavoratrici.
 
“Sì allo smaltimento consapevole”
Il convegno, oltre a delineare il quadro normativo e il contesto globale di riferimento, ha illustrato anche i contenuti della campagna “Penelope-scampoli di sostenibilità” volta a favorire l’informazione sulla gestione dei rifiuti tessili in tutta l’area metropolitana.
Nel merito, la Città metropolitana di Milano, dopo un primo censimento, nel 2022, sull’attuazione della raccolta differenziata nei Comuni (solo 14 non l’applicavano) ha concesso le autorizzazioni alla raccolta a tutte le piattaforme comunali, con nulla osta per l’inserimento dei codici dell’abbigliamento e rifiuti tessili richiedendo un check dei cassonetti stradali autorizzato. Attraverso l’ausilio della Guardie ecologiche volontarie si è offerto supporto per la mappatura dei cassonetti abusivi. Al momento sono 53 i Comuni che hanno trasmesso le informazioni. La Città metropolitana ha contestualmente avviato una campagna informativa, sia verso la popolazione sia verso gli operatori dei servizi di igiene urbana.
“Un importante momento di approfondimento normativo, di scambio di conoscenze con Comuni, associazioni ed enti interessati”, ha spiegato il consigliere delegato all’Ambiente Paolo Festa. “L’obiettivo è arrivare a una corretta gestione dei rifiuti tessili nell’area metropolitana, che parte da un consumo responsabile e da uno smaltimento consapevole, che non favorisca business illegali ma un’economia circolare che genera valore per la comunità e tutela l’ambiente”.

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