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Al via a Milano la prima mostra dedicata al cambiamento climatico

where Milano when Gio, 07/03/2019 who roberto

Si intitola “Cambiamo il nostro futuro - Experience exhibition” e racconta il cambiamento climatico con 300 scatti realizzati dai maestri di National Geographic e l’ausilio di tecnologie digitali immersive e interattive. Fino al 26 maggio

È stata presentata al Museo di Storia brianjskerry.jpegNaturale di Milano "Capire il cambiamento climatico" - Experience Exhibition, la prima mostra dedicata al cambiamento del clima, uno spazio narrativo ed esperienziale in cui i visitatori scoprono le cause e gli effetti attuali e futuri del riscaldamento globale, attraverso 300 scatti realizzati dai maestri di National Geographic, tecnologie digitali immersive e interattive e con la curatela scientifica di Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana, per raccontare al pubblico la profonda trasformazione del Pianeta dal 7 marzo al 26 maggio 2019.   

Un tema urgente, che mette tutti di fronte ad una minaccia concreta: la Terra non morirà. Soffrirà, cambierà, ma non scomparirà. Se non si cambia qualcosa, però, entro i prossimi 200.000 anni si assisterà all'estinzione della sesta razza nella storia del Pianeta: l'uomo. La temperatura della Terra è aumentata di oltre un grado Celsius nell'ultimo secolo e il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia a livello globale e il primo anno più caldo in Italia, Francia e Svizzera. I ghiacciai si riducono di oltre 400 miliardi di tonnellate ogni anno e i fenomeni atmosferici diventano sempre più violenti. Capire le cause e conoscere gli effetti del riscaldamento globale è un passo fondamentale per contrastare questa tendenza e cambiare il corso del nostro futuro.

La mostra coinvolge i visitatori attivando i 5 sensi per condurli in un percorso che si compone di 3 livelli: esperienza, consapevolezza e azione. L'obiettivo è quello di analizzare la situazione attuale, capire gli effetti del riscaldamento globale e generare un cambiamento partendo dalla quotidianità e dai piccoli gesti, per trovare soluzioni che permettano di costruire un futuro più sano e sostenibile, unendo razionalità ed emozione, perché non c'è un Pianeta B, come ci dice Greta Thunberg, attivista di 16 anni
 
In mostra, oltre 300 scatti fotografici realizzati da grandi maestri della fotografia del National Geographic, raccontano la profonda trasformazione del Pianeta causata dal riscaldamento globale: dalla fusione dei ghiacci perenni che si riducono oltre 400 miliardi di tonnellate ogni anno, ai fenomeni meteorologici estremi come le ondate di caldo senza precedenti o l’incremento di tempeste e uragani, dall’aumento di periodi di intensa siccità all’aumento del livello dei mari di 3,4 millimetri all’anno. Questi drammatici cambiamenti interessano tutte le regioni del Pianeta e sono destinati a intensificarsi nei prossimi decenni se non si mettono in atto interventi efficaci.
 
“Capire il cambiamento climatico” - Experience exhibition è una mostra immersiva in cui si assiste alla trasformazione del Pianeta dovuta al riscaldamento globale, che condiziona la vita dell’uomo e delle specie animali e vegetali, le quali faticano ad adattarsi a questo cambiamento. Installazioni digitali, olfattive e sonore e postazioni interattive si susseguono nel percorso espositivo sviluppato su un’area di 400 metri quadrati e suddiviso in momenti distinti: esperienza, consapevolezza e azione. Il primo momento è quello dell’esperienza. La prima sala accoglie i visitatori con immagini di grandi dimensioni di una natura rigogliosa proiettate lungo le pareti perimetrali. Ma allo stupore e all’emozione per le meraviglie naturali del nostro Pianeta, fanno da contrasto immagini - proiettate su materiali plastici all’interno della sala - di catastrofi dovute al cambiamento climatico: luoghi devastati, animali sofferenti e uomini costretti a vivere ai margini della società. Le voci narranti di quattro testimoni, l’orso polare per il ghiaccio, la tartaruga per l’acqua, l’elefante asiatico per la terra e infine l’uomo per la plastica, raccontano i drammatici mutamenti in atto nel nostro Pianeta. Il secondo momento è quello della consapevolezza. Le persone, nel loro ruolo di cittadini e consumatori, decisori politici e attori economici possono cooperare per contrastare il cambiamento climatico.
 
“Viviamo in un momento cruciale della storia dell’umanità - l’Antropocene - in cui la presa di coscienza delle popolazioni, la posizione dei governi, la rivoluzione tecnologica delle energie rinnovabili e la scelta etica di consumi più moderati - afferma Luca Mercalli - rappresentano l’unica possibilità di invertire una marcia che ci porta verso tempi ostili. Come sottolinea l’IPCC, occorrono al più presto “misure senza precedenti”.

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