L’Antitrust impone a 17 catene di supermercati di togliere scritte sugli shopper additivati
La decisione segue la lettera di moral suasion inviata dal Garante della Concorrenza e del Mercato su segnalazione di Assobioplastiche
Assobioplastiche ha reso noto che l'Agcm Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha invitato 17 insegne della grande distribuzione organizzata a rimuovere i claim di biodegradabilità dagli shopper in materiale plastico additivato, e in generale a monitorare la correttezza dei claim riportati sui propri shopper; tali insegne, in risposta all'invito dell'Agcm, hanno comunicato di aver smaltito gli shopper in materiale plastico additivato, di averli sostituiti con gli shopper biodegradabili e compostabili e di aver disposto misure rigorose di monitoraggio per impedire l'utilizzo del vanto "biodegradabile" sugli shopper additivati.
L'Antitrust conferma quanto già chiarito dalla magistratura, ossia che la “biodegradabilità è caratteristica non spendibile ai sensi delle norme di settore in relazione a shopper realizzati in un materiale siffatto”, bensì riservata ai soli shopper compostabili conformi alla UNI EN 13432:2002, e che “l'uso improprio del vanto biodegradabile è suscettibile di indurre nei consumatori un effetto confusorio su caratteristiche essenziali, portata ecologica, modalità di recupero/impiego degli shopper in questione, nonché sulle scelte ambientali dei professionisti i cui marchi erano indicati su tali sacchetti”.
“Assobioplastiche plaude all'intervento dell'Agcm ed è lieta di aver contribuito con la propria segnalazione al raggiungimento di un simile risultato che auspica sia d'esempio a tutti gli operatori commerciali sul territorio italiano”, ha commentato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche.