Assocarta, nei prossimi cinque anni +500 mila tonnellate
Al via a Lucca la mostra internazionale dell’industria cartaria
Il settore cartario fa segnare per i prossimi 5 anni (2013-2018), un moderato ottimismo nonostante la forte preoccupazione per la perdita complessiva di produzione e di circa 3000 posti di lavoro.
“Tra il 2013 e il 2018 si prevede una crescita del comparto cartario italiano di circa 500 mila tonnellate – ha spiegato Paolo Culicchi, presidente di Assocarta, intervenuto alla Mostra internazionale dell’industria cartaria (Miac) di Lucca -. La produzione complessiva di carta e cartone si posizionerà tra gli 8,5 e i 9 milioni di tonnellate grazie soprattutto a un progressivo miglioramento del comparto imballaggio legato a doppio filo al Pil e soprattutto del comparto tissue”. L’Italia potrebbe così confermare nei prossimi 5 anni la quarta posizione a livello europeo dopo Germania, Svezia e Finlandia. Nei primi otto mesi del 2013 il settore ha segnato un calo di produzione (-1,7%) e fatturato (-1,5%) che scontano però il ridimensionamento dei volumi di carte per usi grafici (-7,2%) e la sospensione dell’attività dell’unico impianto di carta da giornale.
Migliora, invece, il comparto imballaggio (+0,7%) soprattutto grazie alle carte per ondulatori (+5%), quello per usi igienico-sanitari (+1,1%) e delle altre specialità (+5,8%). Bene i primi sei mesi dell’anno per l’export (+3,1%) mentre l’import subisce una flessione del 5,1%. Nonostante il calo produttivo del settore l’andamento del consumo di macero - principale materia prima dell’industria cartaria italiana con un tasso di utilizzo del 55% circa – accelera e registra nei primi 8 mesi dell’anno un +1,3% rispetto all’analogo periodo 2012. La crisi dei consumi ha portato invece a una riduzione della raccolta di macero (-3,3% nei primi sei mesi).