Cartone ondulato, il Tar conferma le maximulte dell’Antitrust a 20 aziende coinvolte
Due le intese sanzionate: quella per la definizione dei prezzi di vendita e dei fermi degli stabilimenti produttivi e quella per la ripartizione del mercato e dei termini di pagamento
Venti maxi-sanzioni confermate, solo quattro cancellate: con una serie di sentenze il Tar del Lazio ha chiuso la vicenda amministrativa che a metà 2019 ha visto le principali aziende produttrici di cartone ondulato sanzionate dall'Antitrust per complessivi 287 milioni di euro. Le aziende furono riconosciute colpevoli, insieme con la loro associazione di categoria, "di intese distorsive della concorrenza volte a distorcere le dinamiche concorrenziali rispettivamente nel mercato dei fogli in cartone ondulato e nel mercato degli imballaggi in cartone ondulato".
Due intese tra le aziende
L'istruttoria dell’Antitrust fu avviata in seguito a una segnalazione dell'associazione di categoria degli scatolifici non verticalmente integrati (ACIS). Due le intese sanzionate: la prima era riferita al mercato della produzione e commercializzazione di fogli in cartone ondulato, che sarebbe stata realizzata tra il 2004 e il 2017 per definire i prezzi di vendita e i fermi degli stabilimenti produttivi; la seconda con riferimento al mercato della produzione e commercializzazione di imballaggi in cartone ondulato, che sarebbe stata realizzata tra il 2005 e il 2017 per ripartire il mercato e definire in comune i prezzi di vendita ed altri parametri commerciali, quali i termini di pagamento.
Robusto quadro probatorio
Il Tar, nelle sentenze, ha osservato come a suo avviso "le argomentazioni dell'Autorità non sono né illogiche né irragionevoli" in tema d'individuazione del mercato di riferimento. Nel caso specifico, per i giudici "la dimostrazione dell'esistenza delle intese e della partecipazione" della società ricorrenti per le quali ha respinto i ricorsi, "è affidata a un robustissimo quadro probatorio, composto da plurime evidenze di tipo esogeno riguardanti in particolar modo l'esistenza di ripetuti contatti tra le parti, la cui significatività è corroborata dalle dichiarazioni rilasciate da una pluralità di soggetti. L'Autorità, inoltre, ha effettuato un’adeguata analisi della portata anticompetitiva delle intese. Numerose circostanze di fatto, poi, "delineano un quadro sufficientemente chiaro, composto da una serie di elementi indiziari, gravi precisi e concordanti, non altrimenti spiegabili se non con l'esistenza dell’accertata pratica concordata, volta a limitare il confronto competitivo nel mercato della produzione e commercializzazione di imballaggi in cartone".
Le quattro sanzioni annullate
Quanto alle quattro sanzioni annullate, il Tar ha ritenuto in sentenza che risulterebbe "un quadro probatorio che non depone in modo univoco nei sensi ipotizzati dall'Autorità".