CONAI sul “Treno verde” per promuovere la corretta raccolta differenziata
L’edizione 2017 del Treno Verde metterà al centro delle sue attività l’economia circolare
Ci sarà anche il CONAI quest’anno sul Treno Verde, la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane che fa tappa nelle principali stazioni di tutta Italia per promuovere un modello di economia sostenibile che fa bene al Paese.
L’edizione 2017 del Treno Verde metterà infatti al centro delle sue attività l’economia circolare, un modello che considera i rifiuti vere e proprie risorse da trasformare in nuove materie prime, e in cui il riutilizzo e il riciclaggio diventano la norma.
“L’edizione di quest’anno del Treno Verde è dedicata all’economia circolare, un tema che ci vede protagonisti sin dalla nostra nascita, avvenuta nel 1997” ha detto Walter Facciotto, Direttore Generale di CONAI. “Per questo abbiamo scelto di essere partner dell’iniziativa, rinforzando la nostra collaborazione con Legambiente già avviata da tempo su iniziative di sensibilizzazione sul riciclo dei rifiuti di imballaggio, come Comuni Ricicloni e Riciclaestate”.
CONAI sarà presente sul Treno Verde con pannelli informativi per la corretta raccolta differenziata – fondamentale per permettere l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio – e con la proiezione del video LoveCycle, un cortometraggio animato in stop motion che racconta il riciclo in un modo del tutto nuovo ed emozionante, richiamando lo stile e lo storytelling dei grandi classici dell’animazione.
Nel 2015, anche grazie all’operato di CONAI e dei Consorzi di Filiera, si è ulteriormente consolidata la quota di rifiuti di imballaggio – in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – sottratti alla discarica che, considerando anche il recupero energetico, è pari al 78,6% sul totale dell’immesso al consumo, per un totale di 9,6 milioni di tonnellate. Di questi, ben 8,2 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio sono stati avviati a riciclo, di cui il 48% gestiti da Conai-Consorzi di Filiera (3,9 milioni di tonnellate), mentre il restante 52% è stato trattato dagli operatori appartenenti alla gestione indipendente