Coronavirus e rifiuti. Lega: Governo intervenga per evitare nuova emergenza
Un’interrogazione indirizzata al ministro Costa affinché la raccolta dei rifiuti, sia urbani che speciali, non si interrompa, pena l'insorgere di gravi ulteriori conseguenze per la salute pubblica
"In questo momento di drammatica difficoltà per il nostro Paese, lo smaltimento e il recupero dei rifiuti residuali e di alcuni flussi di rifiuti sanitari costringe molte aziende e regioni ad esportarli in altre parti d'Italia o oltreconfine, e il possibile blocco delle esportazioni imposto dagli altri paesi europei per fronteggiare l'emergenza Covid 19 aggraverà una situazione già deficitaria in molte regioni per le carenze del servizio e la mancanza degli impianti.
La Lega, con un'interrogazione indirizzata al Ministro dell'Ambiente, ha ricordato al Governo la responsabilità di assicurare tutti gli interventi necessari affinché la raccolta dei rifiuti, sia urbani che speciali, non si interrompa, pena l'insorgere di gravi ulteriori conseguenze per la salute pubblica".
A dichiararlo sono i senatori della Lega Paolo Arrigoni, primo firmatario dell'interrogazione, e i colleghi Giuliano Pazzaglini, Francesco Bruzzone e Luca Briziarelli, componenti della Commissione Ambiente in Senato.
“In diverse regioni d'Italia si stanno registrando criticità che stanno mettendo a rischio l'operatività dei Consorzi di filiera: come le difficoltà a carico del settore dei trasporti, la chiusura di molti canali di destinazione delle frazioni non riciclabili e il rallentamento o chiusura delle attività produttive che utilizzano prodotti del riciclo; particolari difficoltà si riscontrano nel recupero di materiali come le plastiche e i metalli o di sottoprodotti come il CSS, ottenuto dal trattamento dei rifiuti, a causa della chiusura imposta per decreto di alcuni impianti come acciaierie e cementifici", spiegano gli esponenti della Lega.
"Potrebbe risultare problematico anche il regolare svolgimento delle attività di gestione dei rifiuti urbani per i dubbi in relazione al documento divulgato dall'Istituto Superiore di Sanità riguardante i rifiuti provenienti da cittadini malati curati a casa o in quarantena e la necessità di tutelare i lavoratori dell'igiene ambientale, per la scarsità di personale a causa delle misure di quarantena, nonché per le difficoltà in cui operano i lavoratori, acuite dalla mancanza di DPI denunciata più volte dalle associazioni di categoria. Viene inoltre segnalata per le aziende, a livello nazionale, la mancanza di informazione sulle modalità di accesso agli uffici di competenza per la vidimazione di registri e formulari di identificazione dei rifiuti, anche perché spesso gli uffici sono chiusi".
"L'emergenza Covid 19 - continuano i Senatori della Lega - dimostra una volta di più quanto sia fondamentale ed improcrastinabile per il nostro Paese dotarsi di impianti di trattamento dei rifiuti a livello regionale, per evitare sia la dipendenza dai paesi stranieri sia la circolazione sulle nostre strade, ogni anno, di circa 200mila TIR per il trasporto rifiuti da regione a regione o all'estero. Chiediamo dunque al Ministro Costa di definire, urgentemente e con chiarezza, un piano strategico di azione sia per incrementare la capacità di stoccaggio degli impianti nell'attuale emergenza da COVID-19 sia per far diventare l'Italia un Paese all'avanguardia nell'impiantistica per il trattamento dei rifiuti, anche agevolando il perseguimento degli obiettivi di economia circolare imposti dalla Comunità Europea. Chiediamo, inoltre, quali provvedimenti urgenti intenda adottare per scongiurare quella che potrebbe rivelarsi a breve come un'emergenza nazionale a causa dell'altissimo rischio di possibili interruzioni del servizio di gestione dei rifiuti e se non ritiene opportuno che tale settore venga inserito nella rosa di quelli strategici ed essenziali al pari del Sistema Sanitario, di quello della Forze dell'Ordine, Forze Armate, Protezione Civile e approvvigionamenti alimentari".