Cresce ancora il riciclo degli imballaggi in acciaio (73,4%)
I dati resi noti dal Consorzio RICREA: migliora la copertura territoriale, ma occorre colmare il gap tra Nord e Sud Italia
Cresce ancora la quantità di imballaggi in acciaio immessi al consumo in Italia (+2,3%) e migliorano i tassi di raccolta (+3,2%) e di riciclo (+3,5%). Dalle scatolette ai barattoli per alimenti, dalle bombolette aerosol ai grandi fusti industriali, fino ai tappi corona e alle lattine, i contenitori in acciaio sono sempre più diffusi e amici dell’ambiente: nel 2015 in Italia è stato riciclato il 73,4% dell'immesso al consumo per un totale di 347.687 tonnellate, sufficienti per realizzare quattro copie del Golden Gate, il celebre ponte in acciaio di San Francisco.
I dati sono stati resi noti da Ricrea, il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio, nel corso dell’assemblea annuale.
“I risultati ottenuti - commenta Maurizio Amadei, presidente di RICREA che quest’anno conclude il secondo mandato - sono molto positivi, e confermano la validità degli sforzi compiuti in questi anni per promuovere e agevolare la raccolta, che è lo strumento con cui si realizza il riciclo degli imballaggi in acciaio. A cominciare dal supporto ai Comuni per diffondere a livello locale una corretta educazione ambientale”
“Il 2014 ha visto il rinnovo dell’accordo quadro e dei vari allegati tecnici, ma è stato il 2015 l’anno in cui si è entrati nel merito dei rinnovi delle convenzioni e delle deleghe rilasciate ai gestori o soggetti terzi” spiega Amadei. “Come Consorzio abbiamo intensificato i nostri sforzi, sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda le campagne di comunicazione, con l’obiettivo di migliorare i risultati di raccolta, soprattutto nel Centro e Sud Italia. Due scommesse, in questo senso, arrivano da Catania e Bari, dove si sta introducendo un nuovo modello di raccolta differenziata. Ed è in questa direzione che continueremo a lavorare nei prossimi anni”.
Grazie all’attenzione dedicata allo sviluppo della copertura territoriale attraverso le convenzioni con RICREA, nel 2015 sono stati raggiunti oltre 48,8 milioni di abitanti, pari all’80,3% della popolazione italiana, con un aumento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. La popolazione servita al Nord si attesta al 90%, al Centro la percentuale scende all’80% e al Sud è pari 73%. Delle 127.899 tonnellate raccolte grazie alle convenzioni Anci-Conai, il 66% proviene dal Nord, il 13% dal Centro e il 21% dal Sud Italia. Sulla base dei quantitativi dichiarati dalle aziende produttrici ed utilizzatrici, il dato di immesso a consumo relativo agli imballaggi in acciaio indicato da CONAI per il 2015 è pari a 473.840 tonnellate, in aumento del 2,3% rispetto al consuntivo 2014. Una conferma dell’inversione di tendenza evidenziata nell’ultimo biennio, che ha portato a riguadagnare parte dei volumi persi negli anni precedenti. Inoltre, nel corso del 2015 è entrata in vigore la riduzione del Contributo Ambientale CONAI, che per gli imballaggi in acciaio è passato da 26 a 13 euro/ton: un segnale positivo per le imprese produttrici e utilizzatrici, in un contesto economico difficile come quello attuale.
Le tonnellate di rifiuti d’imballaggio raccolte nel 2015 sono state 410.085, pari al peso di circa 5.118 locomotive ferroviarie. La quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti in un anno è stata in media di 3,82 kg per abitante.
“L'acciaio è il materiale più riciclato in Europa: è facile da differenziare e viene riciclato all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità - conclude Amadei -.Tutto l’acciaio riciclato dagli imballaggi può tornare infatti a nuova vita, trasformato ad esempio in binari, travi, chiavi inglesi, telai di biciclette, chiodi, bulloni.”
Grazie alle 347.687 tonnellate di acciaio che in Italia, nel 2015, è stato recuperato dagli imballaggi si è ottenuto un risparmio diretto di 660.605 tonnellate di minerali di ferro e di 208.612 tonnellate di carbone, oltre che di 622.359 tonnellate di CO2.