Feste sostenibili: dai brindisi recuperiamo mille tonnellate di sughero
Torna “Tappoachi?”, l’iniziativa di Rilegno per la raccolta e il riciclo dei tappi di sughero cresce in tutta Italia e vede nel Piemonte la regione più attiva. Ogni anno vengono immessi al consumo 1 miliardo e 200 milioni di tappi, equivalenti a settemila tonnellate di materiale. Oltre il 15% viene stappato durante le festività di fine anno
Nelle sole feste natalizie e di fine anno vengono stappate circa mille tonnellate di tappi di sughero. Così Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno e sughero, rilancia “Tappoachi?”, un’iniziativa organizzata in varie regioni italiane in accordo con i gestori di igiene urbana per la raccolta differenziata dei tappi e il loro successivo avvio a riciclo.
Il progetto si sta sviluppando e vede nel Piemonte la regione più attiva: qui numerosi territori hanno avviato la raccolta dei tappi e sempre qui ha sede la cooperativa Artimestieri di Boves (Cuneo), unico impianto a livello nazionale autorizzato al trattamento dei rifiuti di sughero, che dà lavoro a persone disabili.
“Tappoachi?” è stato lanciato a maggio 2009 in occasione di Cantine Aperte e in collaborazione con il movimento Turismo del vino. Poi il progetto ha cambiato pelle e si è trasformato in raccolta diffusa territoriale: dal 2010 la raccolta dei tappi è partita a pieno ritmo e si esprime attraverso protocolli d’intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale. Ogni anno in Italia vengono immessi al consumo 1 miliardo e 200 milioni di tappi di sughero, equivalenti a settemila tonnellate di materiale. Oltre il 15% di essi viene stappato durante le festività natalizie e in particolare a Capodanno.
Dopo il brindisi di rito, quindi, Rilegno suggerisce di accogliere il nuovo anno in modo ecosostenibile e solidale e raccogliere i tappi di sughero, anziché gettarli nella spazzatura.
“L’imballaggio di legno è da sempre il più nobile dei contenitori – spiega il direttore di Rilegno, Marco Gasperoni – ed è anche quello che ha il minore impatto ambientale in termini di inquinamento. Il suo recupero è importante, e dà sostegno all’industria italiana”.
Per info: www.rilegno.org