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Fontana (Conai): «Nel 2023 oltre il 75% di materiali da imballaggio riciclati»

where Roma when Mar, 05/11/2024 who roberto

La direttrice generale del Consorzio parla di «base di partenza positiva» ma anche di sfide per il futuro, come ad esempio «rendere gli imballaggi ancora più facilmente riciclabili, già dalla progettazione»

«La filiera italiana degli imballaggisimona-fontana.jpg è leader a livello europeo in termini di risultati, che sono stati raggiunti in 27 anni di attività del sistema di responsabilità estesa del produttore che, grazie alle imprese che producono e che utilizzano imballaggi, ha potuto raggiungere un traguardo importante». Così Simona Fontana (nella foto), direttrice generale Conai, ai microfoni di Ageei.eu,

a margine dell’evento “Green & Net zero talk - 6a edizione: Investimenti verdi e economia circolare”.
«Nel 2023 siamo arrivati a oltre il 75% di riciclo dei materiali di cui sono fatti gli imballaggi che vengono utilizzati nel nostro Paese. È un risultato importante perché ci pone già agli obiettivi di riciclato del 2030 previsti a livello europeo», ha aggiunto Fontana.
 
Le sfide per il futuro
Insomma, l’Italia parte da una base di partenza molto positiva, ma le sfide non mancano e il futuro è legato alla possibilità di migliorare ancora di più il tasso di riciclo dei diversi materiali di imballaggio, con un’attenzione particolare a quelli realizzati con base plastica. Soprattutto, ha spiegato Fontana, «occorre porre l’attenzione sul rendere gli imballaggi ancora più facilmente riciclabili, e per farlo diventa importante utilizzare strumenti scientifici e creare momenti di confronto tra produttori, progettisti di packaging e il mondo del riciclo. Proprio perché gli imballaggi del domani possano essere più facilmente riciclabili già nella fase di progettazione, pensando già a che cosa succederà all’imballaggio quando finirà la sua vita utile. Abbiamo anche la necessità di migliorare l’intercettazione dei rifiuti di imballaggio e questo si può ottenere lavorando in particolare sui consumi fuori casa. Oggi, a livello nazionale, abbiamo già dei buoni sistemi di raccolta differenziata domestica. Dobbiamo puntare di più su ciò che succede quando siamo fuori dalle mura di casa e fare in modo che la raccolta differenziata sia una realtà anche, ad esempio, nei grandi eventi e nei momenti di grande aggregazione», ha concluso la direttrice del Conai.

immagini
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