Geniale! Un ristoratore si inventa il sapone di carta (in forma di rotolo)
Nato da un'intuizione di Danilo Ronco, ristoratore che si è inventato il sapone di carta, l'evoluzione 3.0 del comune detergente. Monodose e a base di cellulosa, è in forma di rotolo e contiene l'equivalente di 6 flaconi di sapone liquido da 250 cl., riducendo così sprechi per quanto riguarda la materia prima e i trasporti
L'Italia è uno dei Paesi più virtuosi in Europa nel riciclo e recupero di carta e cartoni, e forse anche fra i più creativi, almeno a giudicare dall'uso che della carta hanno fatto alcune startup italiane come Roncolab, nata da un'intuizione di Danilo Ronco, ristoratore del cuneese, che si è inventato il sapone di carta, l'evoluzione del comune detergente. Monodose e a base di cellulosa, “My soap” è in forma di rotolo e contiene l'equivalente di sei flaconi di sapone liquido da 250 cl, riducendo così sprechi di materia prima e trasporti. “È un rotolino che si metterà dentro un dispenser, erogherà questi fogliettini, si può scriverci anche sopra e con questi fogliettini ci si lava le mani, spariscono e non c'è più niente in mano”.
Per ora viene usata carta primaria, ma in futuro si potrebbe utilizzare materiale di riciclo. Il recupero della carta è invece già il presente per Nesocell, startup dell'incubatore I3P del Politecnico di Torino come Roncolab. In questo caso la cellulosa è recuperata dagli scarti di cartiere per creare isolanti termici e acustici naturali, ottenendo così un doppio obiettivo, come spiega uno degli ideatori del prodotto, Andrea Cavaleri.
“Andare ad alleggerire un'azienda produttrice di rifiuti dal gravoso compito, valorizzandoli e creando qualche cosa che riduce i rifiuti, li valorizza e fa risparmiare energia”.