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Servirà per combattere la difficoltà di riciclare le famose cup in carta e plastica. Il sottosegretario all’Ambiente aveva proposto una tassa su ogni contenitore

50 centesimi di sconto a chi si porterà da casa la tazza dalla quale berrà. È questa la rivoluzionaria strategia di Starbucks, la famosa catena di caffetterie nata negli Stati Uniti, che da aprile sarà applicata nel Regno Unito con lo scopo di combattere la difficoltà di riciclare le famose cup in carta e plastica. Ci vorranno due mesi per valutare sul campo la validità dell’idea: se approvata, l’arco temporale potrebbe essere poi esteso e l’iniziativa potrebbe allargarsi ad altre località. 

La proposta giunge in seguito a una campagna per il riuso dei sette milioni di bicchieri per bevande calde gettati ogni giorno in Gran Bretagna. Inizialmente, era stato il sottosegretario all’Ambiente Rory Stewart a lanciare l’idea di introdurre una tassa sulle tazze di caffé usa e getta, da trattare alla stregua di un sacchetto di plastica; ma quando lo stesso Defra, il ministero inglese dell’ambiente, ha mostrato scorso entusiasmo di fronte al progetto, Starbucks ha deciso di fare per conto proprio, per reagire alle continue accuse di generare spazzatura che non viene riciclata.

Solo un bicchiere di carta su quattro, secondo il servizio britannico di riciclaggio Simply Cups, verrebbe infatti recuperato. “Abbiamo fatto progressi sostanziali per ridurre l'impatto dei rifiuti prodotti nei nostri negozi- si legge sul sito di Starbucks sul proprio sito - . Il nostro impegno si concentra su tre aspetti: abbattere lo spreco associato al nostro business, aumentare i tassi di riciclaggio e promuovere l'uso di bicchieri riutilizzabili”. L'auspicio dell'azienda è di offrire ben presto solo tazze in carta riciclata e che almeno il 5% dei clienti adotti invece l'abitudine di portarsele da casa.