Lavazza e Novamont lanciano la prima capsula compostabile per il caffè espresso
La capsula per il caffè espresso totalmente riciclabile, realizzata da Lavazza in collaborazione di Novamont e Politecnico di Torino, sarà pronta nel secondo semestre 2015 e sul mercato dal 2016
Lavazza e Novamont lanciano la prima capsula compostabile 100% italiana. Grazie all’alleanza strategica tra le due aziende e a un altissimo lavoro di ricerca è stata messa a punto la prima capsula compostabile con brevetto Lavazza per un perfetto espresso italiano. La capsula Lavazza sarà realizzata in Mater-Bi® 3G, compatibile con la macchina Lavazza Minù e disponibile in due pregiate miscele 100% Arabica, certificate dall’ONG Rainforest Alliance. La capsula sarà pronta nel secondo semestre 2015 e presente sul mercato nel 2016.
Terza generazione di bioplastiche - La terza generazione di bioplastiche è una famiglia di materiali con una più alta percentuale di rinnovabilità, che usa sostanze vegetali anche da filiera agricola integrata, si ricicla in compostaggio, è in grado di biodegradare in ambienti naturali diversi e garantisce una significativa riduzione delle emissioni di gas serra rispetto alle precedenti tecnologie.
Lavazza e Novamont hanno messo a punto una capsula che può essere raccolta con il rifiuto umido ed avviata al compostaggio industriale, dove capsula e caffè esausto vengono riciclati insieme in compost, concime naturale per i suoli. Questa capsula, realizzata con il Mater-Bi® di terza generazione, permetterà un importante contributo alla diminuzione delle emissioni di gas serra grazie alle performance ambientali del materiale.
I commenti - “È una tappa storica per Lavazza in quanto presentiamo un nuovo prodotto che prima non c’era” commenta il Vice Presidente del Gruppo Marco Lavazza. “Finalmente abbiamo raggiunto un importante traguardo scientifico e tecnologico con la prima capsula compostabile, con brevetto Lavazza, realizzata in Mater-Bi di terza generazione che garantisce un’eccellente qualità in tazza come da standard Lavazza. Con la capsula ci siamo concentrati su un aspetto preciso del ciclo di vita del prodotto, il cosiddetto fine vita”.
“Oggi presentiamo molto di più di una soluzione tecnica che migliora la sostenibilità ambientale di un prodotto. Attraverso la prima capsula compostabile per caffè espresso sviluppata insieme a Lavazza, che impiega Mater-Bi® di terza generazione, possiamo mostrare in concreto le potenzialità della bioeconomia, intesa come rigenerazione territoriale e non come semplice uso di materie prime rinnovabili” spiega Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont. “Il modello che abbiamo ideato e che stiamo da tanti anni mettendo in pratica, è quello delle bioraffinerie integrate nel territorio, dedicate ai prodotti ad alto valore aggiunto, quali biochemicals e bioplastiche. Il Mater-Bi® di terza generazione con cui verranno realizzate le capsule per caffè espresso Lavazza viene prodotto attraverso una filiera che coinvolge ben tre siti produttivi italiani (Terni, Patrica e Porto Torres). A Porto Torres è appena entrata in funzione la bioraffineria Matrìca (jv tra Novamont e Versalis), che utilizza la nuova tecnologia Novamont per produrre a livello industriale acido azelaico, uno degli l’ingredienti che caratterizza il Mater-Bi® di terza generazione a partire da una filiera agricola integrata.