Madrid, dopo 13 giorni trovato l’accordo sulla raccolta dei rifiuti
Dopo 13 giorni di sciopero, che hanno portato a un’“invasione” di immondizia in tutta la città, i netturbini hanno accettato una sospensione temporanea del lavoro non retribuita di 45 giorni e alcune specifiche diminuzioni salariali volontarie
È stato finalmente trovato l’accordo in Spagna tra i lavoratori del servizio di nettezza urbana e il sindaco di Madrid sulla vertenza che vede coinvolte le aziende municipali Valoriza, Hol e Fcc, che hanno mobilitato la quasi totalità dei 6.000 addetti contro l’annuncio di un migliaio di licenziamenti. Dopo 13 giorni di sciopero, che ha portato ad un’“invasione” di immondizia in tutta la città, nel weekend l’ultimo negoziato, durato oltre 15 ore, ha portato alla “fumata bianca” con i dipendenti dell’azienda municipale con hanno approvato l’accordo per alzata di mano.
“Abbiamo dimostrato ai lavoratori spagnoli che ci sono altre soluzioni. Non si può accettare tutto quanto. Licenziamenti e taglio dei salari si possono evitare” ha detto il delegato del sindacato Ugt, Juan Carlos del Rio. Per evitare il licenziamento di 1.134 persone su 6.000 i dipendenti municipali hanno accettato una sospensione temporanea del lavoro di 45 giorni non retribuita e alcune specifiche diminuzioni salariali volontarie. I netturbini di Madrid percepiscono uno stipendio compreso tra i 500 e i 1.300 euro al mese.
Parte dei lavoratori in sciopero ha ripreso il lavoro sabato mattina, con l’accordo già in vista, sotto la sorveglianza di agenti delle forze dell’ordine. In meno di 24 ore dalle strade sono state portate via circa 500 tonnellate di pattume accumulato.
Il primo cittadino Ana Botella, moglie dell’ex premier Josè Maria Aznar, aveva annunciato la possibilità di denuncia alla Procura delle imprese nel caso di mancata copertura dei servizi minimi.