La Regione Emilia-Romagna approva la legge sui rifiuti. Obiettivo differenziata al 73%
Nel documento si parla di minimizzare il quantitativo di rifiuto urbano conferito in discarica (meno di 150 chilogrammi annui per abitante) e di raggiungere almeno il 70% di alcune materie (carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico)
Ridurre la produzione pro capite dei rifiuti urbani dal 20 al 25% rispetto a quanto prodotto nel 2011; minimizzare il quantitativo di rifiuto urbano conferito in discarica (meno di 150 chilogrammi annui per abitante); a raggiungere almeno il 73% di raccolta differenziata; a riciclare almeno il 70% di alcune materie (carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico). È quanto prevede la nuova legge dell'Emilia-Romagna sui rifiuti approvata dall'assemblea legislativa.
Dall’ecotassa alla tariffazione puntuale - La legge prevede anche un meccanismo di incentivi e disincentivi, partendo dalla cosiddetta “ecotassa”, tributo speciale per il conferimento in discarica, con un aumento del 20% che scatterà dal primo gennaio 2017, per arrivare al percorso che porterà alla 'tariffazione puntuale': entro il 2020 si pagherà in base all’effettivo servizio erogato (i rifiuti effettivamente conferiti) e non più in base ai metri quadri dell’abitazione o al numero dei componenti della famiglia. Il principale criterio di efficienza sul quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio, premiando i Comuni che invieranno meno rifiuti in discarica rispetto al dato medio regionale.
I relatori - “Forte riconoscimento del lungo percorso democratico e partecipativo alla base di questa legge” è stato espresso dalla relatrice di maggioranza, Lia Montalti (Pd), mentre per il relatore di minoranza, Stefano Bargi (Lega Nord), “gli obiettivi della legge sono condivisibili, ma sono forti le perplessità sulle scelte concrete, gli strumenti individuati per raggiungerli”.
Stop agli inceneritori (ad obiettivo differenziata raggiunto) - Chiudendo il dibattito in Aula il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, ha detto che “questa legge non contiene promesse ma precisi impegni, su cui chi amministra verrà giudicato. Si tratta della legge più avanzata fra le Regioni italiane”. Quanto agli inceneritori, Bonaccini ha spiegato che “se la quota della raccolta differenziata posta in legge verrà raggiunta, si comincerà a spegnere dopo il 2020, qualcuno degli otto termovalorizzatori attualmente in funzione”. “Grande soddisfazione per il raggiungimento di un risultato importante, di grande innovazione, che porta a compimento un percorso nato dal basso” è stata espressa dall'assessore alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo.