L’Unione europea adotta il divieto di plastica monouso
Per le bottiglie sarà richiesto un contenuto riciclato di almeno il 25% al 2026 e del 30% al 2030. Vietati i prodotti in plastica “usa e getta” per i quali esistono alternative
Il Consiglio Ue ha adottato formalmente la direttiva che introduce il nuove restrizioni su determinati prodotti in plastica monouso. Tra le disposizioni obbligatorie l’obiettivo di raccolta delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2029; inoltre, le bottiglie di plastica dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25% entro il 2025 e di almeno il 30% entro il 2030. La direttiva si basa sulla legislazione Ue esistente in materia di rifiuti ma si spinge oltre, stabilendo norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee. Le nuove norme vietano l'utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative.
Nella legislazione sono state introdotte anche misure specifiche per ridurre l'uso dei prodotti in plastica maggiormente dispersi nell'ambiente. I prodotti in plastica monouso sono composti interamente o in parte di materiale plastico e sono in genere destinati a essere utilizzati una sola volta o per un breve periodo di tempo prima di essere gettati via. Uno dei principali obiettivi della direttiva è ridurre la quantità di rifiuti di plastica. Secondo le nuove norme, i piatti, le posate, le cannucce, le aste per palloncini e i bastoncini cotonati in plastica monouso saranno vietati entro il 2021.
Saranno vietati anche i contenitori per alimenti in polistirene espanso, quali scatole da fast-food, con o senza copertura, utilizzati per contenere alimenti destinati al consumo immediato, in loco o da asporto, e pronti per essere consumati senza ulteriore preparazione, come la cottura, la bollitura o il riscaldamento; i contenitori per bevande in polistirene espanso; le tazze per bevande in polistirene espanso; i prodotti in plastica oxo-degradabile, un tipo di plastica contenente additivi che in condizioni aerobiche favoriscono l'ossidazione della plastica in microframmenti. Questo tipo di plastica contribuisce all'inquinamento da microplastiche nell'ambiente, non è compostabile e incide negativamente sul riciclaggio della plastica tradizionale.
Inoltre, gli Stati membri adotteranno le misure necessarie per conseguire una riduzione quantificabile del consumo di contenitori per alimenti in plastica, quali scatole da fast-food, con o senza copertura, utilizzati per contenere alimenti destinati al consumo immediato, in loco o da asporto, e pronti per essere consumati senza ulteriore preparazione, come la cottura, la bollitura o il riscaldamento; di contenitori di plastica per bevande, compresi tappi e coperchi.
Le salviette umidificate, ossia le salviette pre-inumidite per l'igiene personale o per uso domestico, dovranno recare una marcatura sull'imballaggio per informare i consumatori della presenza di plastica e dei danni per l'ambiente qualora non vengano buttate nella spazzatura. I produttori di filtri del tabacco contenenti plastica saranno soggetti a un regime di responsabilità estesa del produttore. In sostanza, dovranno farsi carico dei costi dei sistemi pubblici di raccolta dei mozziconi di sigaretta, comprese le necessarie infrastrutture (si tratta dei contenitori nei punti pubblici di raccolta dei rifiuti).
Nella Ue i filtri di prodotti del tabacco contenenti plastica sono il secondo prodotto in plastica monouso più frequentemente disperso nell'ambiente. Si scommette sullo sviluppo di alternativi. Le sigarette e gli altri prodotti del tabacco muniti di filtri contenenti plastica dovranno recare una marcatura sull'imballaggio per informare i consumatori della presenza di plastica e dei danni per l'ambiente qualora i mozziconi non vengano buttati nella spazzatura.
"L'adozione in via definitiva, da parte del Consiglio dell'Unione europea, della direttiva che vieta dal 2021 i prodotti in plastica monouso segna la fine, ma anche l'inizio di un percorso: un'Europa sempre più libera dalla plastica, grazie a nuove norme più stringenti. L'Italia, capofila nella grande battaglia contro la plastica monouso, non abbasserà la guardia: dopo la campagna #plasticfree, l'approvazione in Consiglio dei ministri della legge ‘Salvamare’ e il credito d'imposta per la riduzione degli imballaggi, vogliamo essere tra i primi Paesi a recepire la direttiva Ue", così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa.