ANIE: forte crescita delle installazioni fotovoltaiche nel 2019 (+69%)
Boom per il fotovoltaico con 737 MW. Siamo ben lontani dalla media annua di 4 GW rinnovabili necessari per traguardare gli obiettivi al 2030: sono 55,5 i GW installati in Italia
Nel 2019, le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico superano complessivamente 1,19 GW di potenza (+10% rispetto al 2018). A registrarlo è l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE. Molto positivo è il contributo per il solo fotovoltaico (+69%), mentre risultano in calo eolico (-19%), idroelettrico (-71%) e bioenergie (-73%). Nonostante si registri nel 2019 un nuovo record di nuove installazioni (nel 2018 i GW installati sono stati pari a 1,09), si è ben lontani dalla media annua di 4 GW necessari per traguardare gli obiettivi al 2030: a fronte di 55,5 GW installati in Italia a fine 2019 al 2030 è stato definito un obiettivo di 95,2 GW, il che presuppone di far affidamento che gli impianti già in esercizio continuino a garantire la produzione in efficienza negli anni a venire.
Fotovoltaico
Nel mese di dicembre si registra una crescita importante delle installazioni fotovoltaiche, con 179 MW. Gran parte del contributo è dato dall’attivazione di alcuni grandi impianti per complessivi 130 MW e più in particolare: in Puglia, un impianto da 86 MW in provincia di Foggia e uno da 5 MW in provincia di Bari, e in Sardegna, 5 unità di produzione per complessivi 43 MW in provincia di Cagliari. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Basilicata, Marche, Molise, Puglia e Sardegna, mentre quelle con il maggior decremento sono Calabria e Piemonte. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Basilicata, Marche, Molise e Puglia, mentre quelle con il maggior decremento sono Umbria e Valle d’Aosta.
Analizzando più in dettaglio i dati nel 2019, il comparto fotovoltaico ha conseguito una crescita di nuova capacità per un totale di 737 MW (+69% rispetto al 2018). In aumento anche il numero di unità di produzione connesse (+18% rispetto al 2018). Il trend delle installazioni di taglia inferiore a 1 MW è risultato in crescita: da una crescita mensile media di 32,5 MW nel 2018 si è passati ad una media mensile di 40 MW. Analizzando l’andamento per i diversi segmenti, il fotovoltaico domestico ha mantenuto un ritmo costante in tutto l’anno 2019: Il fotovoltaico terziario/industriale ha avuto invece un incremento in particolare nel secondo e terzo trimestre del 2019. Si inizia invece ad intravedere il contributo che possono apportare gli impianti di potenza superiore a 1 MW, soprattutto grazie al nuovo segmento di mercato degli impianti utility scale (> 5 MW) che nel 2019 hanno conseguito il risultato di nuova potenza per 230 MW. Si tratta di impianti a terra che non necessitano di alcuna tariffa incentivante e che negli ultimi 18 mesi stanno attraendo in Italia nuovi investimenti. Esaminando, invece, i dati dell’ultimo triennio si constata un incremento delle taglie fino a 10 kW, delle taglie tra i 20 ed i 500 kW una notevole crescita nell’ultimo anno degli impianti di taglia compresa tra 200kW e 500kW e degli impianti >1MW.
Eolico
A dicembre 2019 le nuove installazioni eoliche sono state soltanto 3 per 1 MW complessivo di potenza. Un 2019 non positivo per l’eolico che si attesta sui 414 MW. In calo anche il numero di unità di produzione connesse (-71% rispetto al 2018) considerato che i nuovi impianti eolici installati sono per la quasi totalità (99,9%) di taglia superiore ai 200 kW. Da segnalare che non ci sono state installazioni di impianti di taglia compresa tra 60 kW e 200 kW. In generale, l’apporto delle taglie sotto i 200 kW è stato praticamente nullo. Esaminando l’andamento trimestrale, il contributo maggiore (+269 MW) si è concentrato nel periodo aprile-giugno grazie ad alcuni impianti di grande taglia. Analizzando il trend del numero di impianti e della potenza connessa nell’ultimo triennio è evidente come l’assenza dei meccanismi di accesso diretto abbia quasi azzerato le installazioni mini-eoliche. Gli impianti di taglia >5 MW mantengono invece un interesse da parte degli operatori eolici. In generale, la tecnologia dell’eolico necessita di una tariffa incentivante diretta prevista da Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico. Ne è evidenza l’altalenante trend mensile di nuova capacità installata. Le installazioni del 2018 e del 2019 sono riconducibili ad impianti entrati in graduatoria nei bandi previsti dai Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico prima del 2018.
Idroelettrico
Nel mese di dicembre 2019 sono stati attivati 5 nuovi impianti idroelettrici corrispondenti a 4 MW di potenza. Da segnalare che la maggior parte del contributo mensile è dato da un impianto idroelettrico da 3,2 MW connesso in Emilia Romagna. Negativo il 2019 per l’idroelettrico che raggiunge solo 41 MW complessivi (-71% rispetto al 2018). Si registra una riduzione (-7%) anche per le unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2018. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Basilicata, Emilia Romagna e Valle d’Aosta. Esaminando l’andamento nei trimestri del 2019, non risultano particolari variazioni nel numero di impianti connessi, mentre la potenza ha subito un maggior incremento nei periodi aprile-giugno (Q2) e ottobre-dicembre (Q4). Analizzando l’evoluzione delle taglie dell’ultimo triennio si registra un incremento per i soli impianti di taglia compresa tra 500 kW e 1 MW, mentre gli impianti mini-idroelettrici mantengono all’incirca lo stesso numero di installazioni e potenza dell’anno precedente. In generale, la tecnologia dell’idroelettrico necessita di una tariffa incentivante diretta prevista da Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico. Ne è evidenza l’altalenante trend mensile di nuova capacità installata. Le installazioni del 2018 e del 2019 sono riconducibili ad impianti entrati in graduatoria nei bandi previsti dai Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico prima del 2018.
Analisi congiunturale
L’analisi delle variazioni congiunturali dei trimestri del 2019 mostra come i periodi aprile-giugno e settembre-dicembre siano stati i migliori, trainati rispettivamente dall’exploit di eolico e fotovoltaico. L’andamento degli ultimi quattro anni mostra come, seppur ci siano dei trimestri con andamento variabile, l’unica fonte in continua crescita resta per il momento il fotovoltaico.
Bioenergie
In calo anche il contributo delle bioenergie che complessivamente, nel 2019, si è attestato sui 20 MW di potenza (-73% rispetto al 2018) per un totale di 60 nuovi impianti. Dall’analisi delle taglie delle nuove installazioni si evidenzia una ripresa nell’interesse per gli impianti di piccola taglia nel corso dell’ultimo anno. In generale, la tecnologia delle bioenergie necessita di una tariffa incentivante diretta prevista da Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico. Ne è evidenza l’altalenante trend mensile di nuova capacità installata.
Mercato elettrico
Nel mese di dicembre 2019 si registra una riduzione del PUN e dei prezzi zonali rispetto al 2018. Per quanto riguarda MSD ex-ante (Mercato Servizi Dispacciamento ex-ante) e MB (Mercato Bilanciamento), si sono registrate riduzioni nei prezzi medi a scendere e incrementi nei prezzi medi a salire rispetto al 2018.