Antitrust: necessario modificare l’incentivazione agli impianti mini-idro
Inviata una segnalazione al ministero dello Sviluppo economico in merito alla formazione della graduatoria del Gse per rivedere la normativa
L'AGCM, l’autorità garante della concorrenza, ha inviato una segnalazione al ministero dello Sviluppo economico evidenziando una serie di problematiche in relazione all'iter procedurale per la selezione dei soggetti ammessi agli incentivi per gli impianti idroelettrici di piccola potenza.
Nella segnalazione riportata nel Bollettino, l'Antitrust ricorda che, secondo quanto disciplinato dal decreto, la procedura di selezione per l'ammissione all'incentivazione prevede fra i criteri di priorità l'anteriorità del titolo autorizzativo, seguito dall'anteriorità del titolo concessorio di derivazione dell'acqua, allo scopo, condivisibile, di garantire che l'erogazione degli incentivi avvenga a favore degli impianti che più rapidamente saranno in grado di essere operativi.
Ma, considerato il contesto normativo, l'Autorità rileva “una diffusa disomogeneità delle procedure autorizzative adottate dai vari Enti locali o anche il divieto di scorrimento della graduatoria, che risulta eccessivamente vincolante.
L'Antitrust ritiene, pertanto, "opportuno segnalare la necessità di procedere a una modifica della normativa in materia di incentivazione per impianti da fonte idroelettrica di piccola potenza", "auspica che si voglia tener conto delle osservazioni rese” e "invita a comunicare le determinazioni assunte entro il termine di quarantacinque giorni dalla ricezione della segnalazione".