torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​AssoRinnovabili risponde a Mucchetti: le energie green creano ricchezza

where Milano when Lun, 04/05/2015 who michele

L’associazione guidata da Re Rebaudengo respinge le critiche del presidente della Commissione Industria del Senato e risponde agli articoli di alcuni quotidiani sulla questione incentivi

agostinorerebaudengo.jpgAssoRinnovabili prende posizione dopo gli articoli comparsi su alcuni media a commento dell'audizione tenuta lo scorso 22 aprile alla X Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato dal Presidente dell'Autorità per l'Energia Guido Bortoni.
In primo luogo - si legge nella nota - sembra paradossale che si continui ad alimentare una situazione di conflittualità tra rinnovabili e fossili, mentre il sistema Italia non riesce a produrre un'adeguata politica energetica di lungo periodo, che tenga in considerazione anche i nuovi target europei al 2030 in tema di clima ed energia. La politica dovrebbe essere in grado di dare vera stabilità al sistema. Senza tale cambio di paradigma sarà impossibile programmare un sistema energetico adeguato per il Paese, in grado di fronteggiare le nuove sfide del futuro al fine di proteggere l'ambiente e ridurre la dipendenza dall'importazione di energia primaria.

Ricadute su occupazione, prezzo e dipendenza energetica - È innegabile che sulla componente della bolletta A3 incida il sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili, un sostegno che negli ultimi anni ha raggiunto la cifra di circa 12 miliardi di euro (non 15, come riportato da Libero) e che per una famiglia media italiana si traduce in circa 90 € all'anno (ovvero 25 centesimi al giorno).  Tale politica ha permesso al settore delle rinnovabili di nascere, crescere e, cosa molto importante, di creare oltre 80.000 posti di lavoro stabili, costituendo, pur con qualche errore, un caso di politica industriale di successo: si pensi al caso del fotovoltaico, che oggi non necessita di ulteriori incentivi per essere competitivo.

Calo del prezzo dell’elettricità - Allo stesso tempo, proprio la crescita di alcune rinnovabili (come eolico, fotovoltaico e piccolo idroelettrico) ha contribuito alla riduzione del prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso, che da circa 75 €/MWh nel 2011 è passato ai poco più di 50 €/MWh attuali. Si calcola che nel solo triennio 2012-14 l'apporto di eolico e fotovoltaico, che per loro natura hanno un costo variabile molto ridotto (non hanno costi di approvvigionamento, a differenza delle energie fossili, che bruciano materie prime costose e inquinanti), abbia comportato una riduzione di oltre 7,3 miliardi di euro sui prezzi dell'energia elettrica all'ingrosso.
Studi indipendenti confermano - Come dimostrano poi importanti studi indipendenti (Althesys e Agici), il saldo tra i costi sostenuti per lo sviluppo delle energie rinnovabili e i benefici che ne derivano è ampiamente positivo: attualizzando ad oggi i flussi è quantificabile tra i 30 e i 60 miliardi di euro, senza considerare i benefici per l'ambiente e quindi la salute che, da soli, valgono prudenzialmente tra i 2 e i 3 miliardi di euro all'anno.
Parliamo innanzitutto di benefici in termini di ricadute economiche e occupazionali lungo tutta la filiera: da qui al 2030, le attività dirette (generazione di energia) e indirette (installazione, manutenzione, approvvigionamenti di materie prime) garantiranno un valore aggiunto per l'Italia tra 136 e 174 miliardi di euro (fonte Althesys-Greenpeace).

Le fossili godono degli stessi incentivi - Gas, carbone e petrolio che inquinano l'aria, danneggiano la salute e  sono la principale causa dei cambiamenti climatici hanno ricevuto, nel 2013, oltre 12 miliardi di sussidi in Italia tra autotrasportatori, centrali a fonti fossili, imprese energivore, sconti e regali per le trivellazioni (fonte Legambiente). E a livello mondiale, purtroppo, la storia non cambia: le energie fossili hanno goduto e godono di sussidi che sono oltre quattro volte superiori (550 miliardi di dollari contro i 120 delle rinnovabili) agli incentivi che vengono erogati per promuovere le fonti rinnovabili.

Ma non solo. Se si considera il sostegno implicito di cui godono le fonti fossili grazie alla socializzazione dei danni ambientali, sociali ed economici derivanti dalle loro esternalità negative in termini di impatto ambientale, cambiamento climatico e di danni alla salute umana, emerge come produrre energia utilizzando le fonti fossili costi certamente di più rispetto alla produzione da fonti rinnovabili.
 

 
 

immagini
Presidente AssoRinnovabili
leggi anche: