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Batterie e accumuli. L’Osservatorio Anie avverte: così il mercato sta rallentando

where Milano when Mer, 12/06/2024 who roberto

Il segmento residenziale è quello che perde più terreno, controbilanciato in parte dal segmento dell’utility scale

L’aggiornamento del rapporto energy-storage.jpgpresenta il trend delle installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna. Frena soprattutto il segmento residenziale. Entrati in servizio alcuni grandi impianti. In testa Lombardia e Veneto
 
Analisi di mercato
Il mercato dei sistemi di accumulo sta rallentando. Lo afferma l’aggiornamento del rapporto Osservatorio sistemi di accumulo di Anie Federazione, aderente a Confindustria, che presenta il trend delle installazioni di stoccaggio di energia in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna. Malgrado dall’analisi congiunturale si registri una crescita dell’8% delle installazioni, da quella tendenziale non emergono segnali positivi essendosi consolidato un -11%. Ma a certificare il rallentamento sono soprattutto i dati congiunturali e tendenziali relativi alla potenza ed alla capacità installate, entrambi con segno negativo.
Il segmento residenziale è quello che perde più terreno, controbilanciato in parte dal segmento dell’utility scale. La crescita delle installazioni del primo trimestre 2024 rispetto all’ultimo trimestre del 2023 potrebbe essere riconducibile alla coda del superbonus.  Il risultato negativo in termini di capacità sarebbe stato ben peggiore, se non fossero entrati in esercizio diversi sistemi di accumulo di grande taglia, che ne hanno attenuato la riduzione.
Rispetto al precedente Osservatorio, sono entranti in esercizio ulteriori 4 sistemi di accumulo stand-alone utility scale per una potenza e capacità rispettivamente pari a 88 MW e 306 MWh, tra cui un impianto da 70 MW e 286 MWh con durata di 4 ore. Il gruppo di lavoro dei sistemi di accumulo di Anie a fine marzo 2024 stima che dei 2.100 MW aggiudicati tramite le aste del capacity market solo 120 MW risulterebbero entrati in esercizio, mentre dei 230 MW aggiudicati tramite l’asta della Fast Reserve solo 122 MW siano entrati in esercizio.
 
Analisi di marzo
Al 31 marzo 2024 risultano installati 593.330 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 3.892 MW e una capacità massima di 7.891 MWh. La tecnologia più diffusa continua ad essere quella a base di litio (99% del totale). La quasi totalità (92%) degli impianti è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 10 e 15 kWh (38%) e di quelli con capacità compresa tra 5 kWh e 10 kWh (35%). Il 98% dei sistemi ha taglia di potenza inferiore ai 20 kW di cui la maggior parte ha una taglia inferiore ai 10 kW (91%). La principale configurazione utilizzata per gli accumuli è “lato produzione in corrente continua”, che ricopre l’85% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono il 4% e l’11%. Il 99,9% dei sistemi di accumulo risulta abbinato a un impianto fotovoltaico, di cui il 99,2% di taglia residenziale.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (108.590 SdA per una potenza di 686 MW e una capacità di 1.366 MWh), seguita dal Veneto (76.094 SdA per 489 MW e 1.079 MWh) e dall’Emilia-Romagna (57.486 SdA per 436 MW e 985 MWh).
 
Analisi dati primi 4 mesi
Le installazioni si attestano a 71.123 unità per una potenza di 440 MW e una capacità di 914 MWh. Analizzando la tipologia di configurazione, si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti. Nel primo trimestre 2024 questa configurazione ricopre il 96% delle installazioni, mentre le configurazioni “lato produzione in corrente alternata” e “lato post produzione” contribuiscono ciascuna con un 2%. Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta sono le regioni che consolidano un segno positivo confrontando il primo trimestre 2024 e il primo trimestre 2023. Tutte le altre regioni registrano segni negativi o stabili.
Nel primo trimestre 2024 le installazioni hanno registrato un ritmo in linea con l’ultimo trimestre 2023 (+8% in numero, -8% in potenza e -4% in capacità). Rispetto al primo trimestre 2023 le installazioni del primo trimestre 2024 risultano in netto calo (-11% in numero, -41% in potenza e -16% in capacità).

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