Burden sharing, quasi tutte le Regioni hanno superato le previsioni sulle rinnovabili
Dal documento del Gse sugli obiettivi regionali per le fonti rinnovabili emerge che solo Liguria e Sicilia non hanno aggiunto la quota prevista
Quasi tutte le Regioni italiane hanno superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili stabilite dal decreto Burden Sharing nel periodo monitorato e molte fra queste hanno addirittura superato gli obiettivi al 2020. Lo evidenzia il GSE nel rapporto “Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Anni 2012-2015”, che contiene i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili, rilevati nelle regioni e nelle province autonome italiane.
Dal documento emerge che quasi tutte le regioni italiane hanno superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili stabilite dal decreto Burden Sharing nel periodo monitorato.
Ogni anno il Gestore dei servizi energetici è tenuto infatti a pubblicare, così come previsto dal Dm 11 maggio 2015, un rapporto di monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Il documento, riguardante gli anni che vanno dal 2012 al 2015, presenta i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili.
I consumi finali lordi da FER rilevati nel 2015 mostrano valori quasi sempre superiori alle previsioni del Dm Burden sharing per il 2016, con le uniche eccezioni di Liguria e Sicilia.
Per quanto riguarda i consumi finali lordi complessivi, si verifica il fenomeno opposto: nel 2015 questi risultano infatti significativamente inferiori ai valori previsti dal Dm Burden sharing per il 2016, sia a livello nazionale sia nella maggior parte delle regioni. Questo dipende sia dalla progressiva contrazione dei consumi energetici complessivi, imputabile alla difficile congiuntura economica, sia dalla crescente diffusione delle politiche di efficienza energetica.
A livello complessivo nazionale, infine, il dato rilevato al 2015 (16,5%) risulta superiore sia alla previsione per il 2016 (10,6%) sia alla previsione per il 2020 (14,3%, ovvero l'obiettivo nazionale del 17% al netto dei contributi delle FER nei trasporti).