Capacity payment, la beffa del comma 99 - Le reazioni dal mondo delle rinnovabili
Delusione e amarezza di Assorinnovabili, Legambiente, Wwf e Green Italia per un provvedimento che, se approvato anche dalla Camera, affonderebbe il settore delle energie pulite
Il mondo delle rinnovabili e dell’ambientalismo insorge contro l'emendamento che vorrebbe sostenere il capacity payment dei termoelettrici in crisi, intervenendo sulle rinnovabili.
“Il problema italiano di overcapacity è dovuto in buona parte a investimenti errati in impianti tradizionali. “Chi ha effettuato questi investimenti - afferma il presidente di Assorinnovabili Agostino Re Rebaudengo - ha fatto affidamento su una domanda in costante crescita, sul mancato sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica e sulla mancata realizzazione del piano governativo di rilancio del nucleare. Ma solo l’ultima condizione si è realizzata”. Per Re Rebaudengo “si può prevedere un meccanismo che riconosca il servizio di flessibilità reso da questi impianti, ma deve essere selettivo e ridotto al minimo indispensabile. Contemporaneamente, è necessario riformare il mercato dell’energia, introducendo sessioni di mercato più vicine alla gate closure e permettendo alle rinnovabili di partecipare attivamente al mercato dei servizi di dispacciamento e alla sicurezza del sistema elettrico”.
“Grande è la delusione nel guardare le scelte politiche della maggioranza, che nella legge di stabilità si trasformano, nel settore elettrico, nell'ennesimo regalo alle fonti fossili, a danno delle rinnovabili”. Così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza nel suo intervento in occasione del Forum QualEnergia a Roma, nel corso del quale è stata proposta l’idea di un presidio durante questa settimana davanti al Parlamento per ottenere un cambiamento reale nella politica energetica del paese.
“Il comma va cancellato, senza se e senza ma. Sarebbe un vero e proprio ritorno al passato, una indebita regalia a favore delle fonti fossili, pagata dalle fonti del futuro”, commenta Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia. “Ricordiamo che l’Unione Europea sta elaborando una strategia comune sul capacity payment, che dovrebbe in ogni caso favorire, non già minare, la transizione verso le fonti rinnovabili”. Anche il Coordinamento FREE si è detto contrario all’approvazione del comma contestato. Spiega l’associazione: “L’emendamento ammazza le rinnovabili, spostando le risorse da queste alle termoelettriche. La modifica che si sta tentando di inserire nella legge di stabilità in queste ore è un’operazione intollerabile perché retroattiva e perché fatta sulla pelle di un settore già in difficoltà”.
“Il capolavoro del Governo avviene grazie a un comma che sembra dettato dall’Authority per l’energia elettrica, alla faccia della separazione tra governo, Parlamento e l’autorità che dovrebbe essere terza, per cui si affronta il reale problema del capacity payment indicando nelle rinnovabili il settore da colpire”. Lo dichiara l'esponente di Green Italia Francesco Ferrante. “Se è vero che per il capacity payment servirebbero 500 milioni, diamo noi un suggerimento al governo e alla Camera dove speriamo ci sia un sussulto di saggezza, per trovarne immediatamente la metà senza ammazzare il futuro: ci sono 250 milioni l’anno che ancora si continuano a regalare alle centrali a olio combustibile”.