Centrale a biomasse nel ravennate, al via i test per l’accensione
La produzione annua è di 222 gigawattora, pari al fabbisogno di oltre 80mila famiglie
Tempo di prove per l’accensione della centrale a biomasse di Russi (Ravenna), che dovrebbe entrare in funzione entro la fine dell’anno. L’impianto Powercrop - leggiamo su Il Resto del Carlino - formerà un vero e proprio polo delle rinnovabili, sorgendo accanto a un biodigestore da un megawatt a una centrale fotovoltaica.
La centrale è nata dalla riconversione dell'ex zuccherificio Eridania, chiuso nel 2007 assieme ad altre 13 impianti italiani a causa della riforma comunitaria del comparto saccarifero. In tutto, scomparvero 83 dei 192 zuccherifici presenti nell'Unione Europea.
Cuore della centrale è una caldaia da 30 megawatt elettrici, che sarà alimentata da biomasse legnose: ne serviranno ben 270mila tonnellate all'anno, tutte di legno vergine, da reperire entro 70 chilometri.
La produzione annua di energia prevista è di 222 gigawattora, pari al fabbisogno di oltre 80mila famiglie. Un investimento da 130milioni. Una volta ultimati i lavori di costruzione, a Enel Greenpower - socio al 50% con Seci Energia (holding Maccaferri) in Powercrop, subentrerà F2i Fondo italiano infrastrutture, a cui Enel ha venduto i suoi impianti a biomasse.