Rinnovabili

L’agenzia federale per la protezione del territorio americano concederà un permesso di 30 anni ai parchi eolici: non saranno denunciati per la morte di aquile calve e reali capitate accidentalmente tra le pale dei generatori

È bufera tra l'industria dell'energia eolica e le organizzazioni ambientaliste. Non mette tutti d'accordo, infatti, il tentativo dell'amministrazione Obama di promuovere il ricorso alle energie rinnovabili sacrificando la salvaguardia della fauna selvatica. Al centro della questione c'è un recente decreto federale emesso dal Department of the Interior - l'agenzia federale preposta alla protezione del territorio americano - che concederà un permesso di 30 anni ai parchi eolici, evitando loro rischi di denunce per l’uccisione accidentale di aquile calve e reali finite tra le pale.
“Un permesso di 30 anni è come un assegno in bianco. Di fatto dice che puoi azionare le turbine eoliche e uccidere quante aquile capita di uccidere”, ha commentato David Yarnold, presidente e amministratore delegato di National Audubon Society, organizzazione non-profit attiva nella difesa dell'ambiente. I gruppi che si occupano della salvaguardia dell'ambiente hanno infatti reagito con rabbia al decreto, sostenendo che darebbe un margine d'azione troppo ampio ai parchi eolici, senza considerare l’impatto che avrebbe sulla fauna sul lungo termine. Prima del decreto, dal 2009, era necessario richiedere un permesso ogni cinque anni.