Eolico contro il telescopio in Sardegna. L’installazione di pale mette a rischio la possibilità di ospitare l’interferometro
Le pale mettono a rischio la candidatura del comune di Lula ad ospitare l’Einstein Telescope: l’interferometro di terza generazione in grado di registrare le onde gravitazionali
A Lula, nel cuore della Barbagia, in Sardegna, sono pronti a dare battaglia all’eolico, per evitare di far fallire un progetto scientifico unico al mondo con miliardi di investimenti. La rivolta nasce in risposta ad un progetto di tre società che intendono installare un parco eolico nel minuscolo centro che, grazie al silenzio profondo che lo avvolge, è anche uno dei due candidati in tutta Europa che potrebbe ospitare l’Einstein Telescope, un interferometro di terza generazione in grado di registrare le onde gravitazionali, ossia le increspature dell’universo che i fisici di tutto il mondo rincorrono da anni.
Una struttura che, per funzionare adeguatamente, ha necessità del silenzio assoluto che caratterizza le profondità di questa zona della Sardegna, ma che le pale eoliche rischiano di disturbare. Ombelico della fisica internazionale potrebbe essere la miniera di Lula 'Sos Enattos', le cui profonde gallerie hanno le caratteristiche ideali per ospitare l’Einstein Telescope: bassissimo rischio sismico e quasi totale assenza di rumore elettromagnetico e ambientale. Perché, per catturare la flebile voce dell’universo, l’interferometro non deve essere disturbato da altri rumori. Il silenzio assoluto è dunque l’oro di Lula: un tesoro oggi minacciato dalle circa 40 pale eoliche, alte più di 200 metri, che si vorrebbero costruire in zona. Sono almeno tre i progetti che hanno presentato richiesta di Via al Ministero dell’Ambiente.
“Sono anni che la nostra miniera è al centro di importanti ricerche con fisici e scienziati che arrivano da tutto il mondo – dice il sindaco di Lula Mario Calia –. Progetti importanti per noi, con una ricaduta economica che le università hanno studiato e stimato in circa sei miliardi di euro. Tutto a impatto zero, senza modificare o stravolgere il territorio”, ha precisato il primo cittadino.