Eurostat, crescono in Europa le rinnovabili, specie in Italia
Il nostro Paese deve ancora crescere del 3,5% per raggiungere il target del 17% fissato per il 2020. Svezia, Bulgaria ed Estonia hanno già raggiunto gli obiettivi
Seppure lentamente, continua a crescere l'uso delle rinnovabili in Europa, arrivato nel 2012 al 14,1%, contro il target del 20% fissato per il 2020. L'Italia è uno dei paesi in cui si è registrata una delle crescite maggiori a partire dal 2004. È quanto emerge dai dati Eurostat, secondo cui solo tre paesi - Svezia, Bulgaria ed Estonia - hanno già raggiunto gli obiettivi 2020. I paesi in cui è aumentato di più il consumo di energie rinnovabili sono stati Svezia (passata dal 38,7% del 2004 al 51% del 2012), Danimarca (dal 14,5% al 26%), Austria (dal 22,7% al 32,1%), Grecia (dal 7,2% al 15,1%) e, infine, l'Italia (dal 5,7% al 13,5%).
La progressione verde italiana ha marcato il 6,5% nel 2007, il 10,6% nel 2010, il 12,3% nel 2011, ma deve ancora crescere del 3,5% per raggiungere il target del 17% fissato per il 2020. I paesi più green in termini assoluti sono Svezia (record Ue con il 51%, superando con otto anni di anticipo il target del 49%), Lettonia (35,8%), Finlandia (34,3%) e Austria (32,1%). L'Estonia è stata la prima a raggiungere in anticipo l'obiettivo 2020 nel 2011 (rinnovabili a 25,2% nel 2012), seguita poi nel 2012 anche dalla Bulgaria (16,3%). Gli stati “maglia nera” per l'uso di energia rinnovabile sono invece Malta (1,4%), Lussemburgo (3,1%), Gran Bretagna (4,2%) e Olanda (4,5%).